Auriemma sul CorSport: "Zapata o Pavoletti non avrebbero avuto nessuna voglia di restare a Napoli da terza scelta"

26.09.2017
13:50
Redazione

Il senno di poi è un virus che colpisce chi si accorge di aver commesso in precedenza un madornale errore di valutazione. Con il senno di poi in tanti, oggi, sostengono la tesi che porta a considerare come una svista, alla luce dell’infortunio di Milik, l’aver ceduto oltre a Zapata anche Pavoletti. Magari sì, oggi uno dei due poteva tornare utile, se solo avessero avuto il dono della preveggenza e se ancora facessero parte dell’organico di Sarri. Ma l’eventuale rimpianto reca con sé una domanda: con quanta voglia Zapata o Pavoletti avrebbero continuato la loro storia nel Napoli, sapendo di essere la terza scelta per un solo posto da attaccante centrale? Nessuna. E non potevano fare altra scelta che andarsene, se negli allenamenti il colombiano non si è mai visto e l’ex Genoa non rientrava nelle esercitazioni che Sarri svolge con la logica delle coppie per ogni singola posizione in campo. Non è colpa di nessuno se, poi, la Uefa impone un limite sul numero dei calciatori utilizzabili nella competizione. Per la precisione 23, con la conseguenza che tutti i club coinvolti sono costretti a tenere fuori almeno due elementi dell’organico. Piangere sul latte versato non restituirà a Milik il crociato rotto, né rimetterà la maglia azzurra a Pavoletti o Zapata. Meglio confidare sulle sarriane doti di inventarsi ex novo un altro vice Mertens. 

 

Fonte : Raffaele Auriemma per il Corriere dello Sport
Notizie Calcio Napoli