"Battuti, ma non ridimensionati". Il Roma incoraggia il Napoli di Sarri

14.02.2016
20:15
Redazione

Che peccato. Perdere in questo modo è davvero assurdo. Prendere gol nel finale su un tiro della domenica di Zaza fa veramente male. Ma il Napoli non deve rammaricarsi per la sconfitta con la Juventus. Sì perché ha avuto il merito di tenere testa ai bianconeri senza rischiare nulla per ben 88 minuti. Mai la Signora aveva dato la sensazione per poter sbloccare il risultato. Purtroppo, poi, come spesso capita ti ritrovi un attaccante che tira ad occhi chiusi e, sfruttando una deviazione di Albiol, decide la partita più importante della stagione. Che non ha deciso lo scudetto ma che ha permesso alla Signora di andare in vetta alla classifica dopo ben quindici vittorie consecutive. Un cammino impressionante è anche un po’ fortunato. Sì perché ieri sera allo Stadium sarebbe dovuto uscire il segno X. Il pareggio sarebbe stato giusto ma nel calcio esiste anche la dea bendata che ancora una volta ha voluto premiare i campioni d’Italia in carica. Si scende dalla vetta, dunque, con la consapevolezza, però, di aver dato tutto e di aver ceduto il passo solo per un episodio. Che forse sarebbe potuto anche essere evitato con un po’ di attenzione maggiore in difesa. Ma il pallone è così. Se non stai attento fino al fischio finale dell’arbitro rischi di alzare bandiera bianca. Così come è accaduto. Adesso, però, non si deve mollare. Anzi, la lezione in casa bianconera deve servire per crescere ancora. Maggio è ancora lontano e il -1 dalla Juve è una distanza abbordabile, basta una frenata prossima e si può ritornare in testa. A patto che si continui a giocare come si sa. Purtroppo stavolta il Napoli non c’è riuscito perché i padroni di casa hanno deciso di chiudersi cercando qualche ripartenza. Che non c’è stata quasi mai. Se si vede il tabellino dell’incontro ci si rende conto che, escluso il tiro di Dybala nella ripresa su passaggio di Pogba, la Juve non è mai stata pericolosa. Il Napoli lo era stato nel primo tempo con il lancio di Hysaj per Higuaìn che, però, veniva anticipato da Bonucci. Fa rabbia perdere in questo modo, si poteva tranquillamente pareggiare ed, invece, si è mollato un attimo e i bianconeri ne hanno approfittato. La doccia è stata fredda come è stata la serata dello Stadium. A quanto pare anche il clima non ha aiutato a riscaldare la partita. È sembrato che nessuno volesse vincere, gli azzurri si sono difesi bene, l’autorevolezza c’è stata, ma il gol è stato cercato veramente poco. Forse lo 0-0 stava anche bene ai calciatori ma non a Sarri che dalla panchina si è sbracciato molto. Bisogna fare i complimenti ad Allegri che ha limitato le giocate del Napoli che di solito è molto più veloce nel giro palla. Ha cambiato modulo mettendo una difesa a quattro che non ha fatto muovere un povero Higuaìn lasciato troppo solo la davanti. Gli esterni, infatti, hanno badato più alla fase di copertura. Jorginho non è stato il solito, Hamsik è scomparso dal campo, l’unico a farsi vedere di più è stato Allan. In difesa, a parte l’episodio dell’88’, non si è mai rischiato più di tanto. Ora si deve guardare avanti. Non può essere una partita persa in questo modo a rompere il giocattolo di Sarri. Lo scudetto è sempre la, lo sa anche la Juventus che la vittoria di ieri sera è solo una tappa verso il tricolore ma non è stato deciso niente. L’importante è rialzarsi subito. Si esce sconfitti ma non ridimensionati. Mancano tredici gare, ci sono in palio 39 punti e quindi il sogno è ancora vivo. Ora c’è il match di Europa League con il Villarreal in Spagna, poi lunedì al San Paolo arriverà il Milan. Tornare a vincere da subito in campo internazionale sarebbe fondamentale per ritrovare il sorriso e per ridare certezze al tecnico e ad una tifoseria che non sa cosa significa arrendersi.

Fonte : di Salvatore Caiazza per Il Roma
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