Benitez: "Stasera tiferò per il Napoli, battere la Juve ha sempre un sapore particolare. Il mio rapporto con De Laurentiis..."

17.06.2020
07:40
Redazione

Benitez al Corriere dello Sport

Ultimissime Napoli - Rafa Benitez ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del Corriere dello Sport

Da una parte, nel Napoli: Insigne che trovò e Koulibaly, Ghoulam, Callejon e Mertens che volle; dall’altra, nella Juve, Cristiano Ronaldo che ha allenato a Madrid ed il pipita che portò al San Paolo. 

"Però lei capisce che, visto il mio passato e conosciuti i miei sentimenti, io sto con il Napoli. Ho grande rispetto per la Juventus, club che ha Storia indiscutibile, ma i miei due anni partenopei restano indimenticabili. Città meravigliosa e bellissima, pubblico eccezionale, caldo come pochi: spero che il destino sia con loro". 

Perché, una finale la decide anche il destino? 

"Per me partono sempre alla pari, nonostante ci sia comunque una delle due che deve essere considerata favorita. A Doha, per esempio, lo era la Juventus e vincemmo noi. E magari anche stavolta, vedendo i valori, il pronostico spingerebbe a dare legittimamente qualche chanches in più ai bianconeri. Ma in una gara secca, le condizioni cambiano in fretta ed a modificarle possono anche essere quelli che solitamente definiamo dettagli". 

L’ultimo trionfo del Napoli è in quel dicembre 2014, con Benitez in panchina. 

"Il penultimo a Roma, in finale di Coppa Italia, con la Fiorentina, in una notte senza gioia, perché sapemmo ciò che era successo prima della partita e venimmo informati dopo delle difficili condizioni di Ciro Esposito, che poi sarebbe morto un mese dopo. Ma ho impresso l’accoglienza a Napoli, al rientro, i poliziotti che sul treno ci chiedevano un selfie o una foto, quella necessità di essere felici che cogliemmo negli sguardi". 

Doha fu «altro» per voi... 

"La Supercoppa dà una dimensione più ampia e poi quel successo lo celebrammo su un palcoscenico internazionale. Dal punto di vista tecnico, penso che giocammo una gran partita contro la Fiorentina, all’Olimpico; ma da quello mediatico e anche ambientale, visto che eravamo in prossimità del Natale, fu più fashion il trionfo in Qatar, che ebbe anche modo di regalare il pathos dei rigori. Insomma, ci furono tutti gli ingredienti per arricchire quella notte e poi, non devo certo ricordarlo io, per i napoletani battere la Juventus dà un sapore particolare". 

Con De Laurentiis si sente ancora... 

"Siamo rimasti in contatto e quando capita di parlarsi, si avverte reciproca stima. All’epoca, com’è inevitabile che sia, ci furono divergenza, ma niente di clamoroso o di irrispettoso. Abbiamo avuto modo di chiacchierare in gennaio, mi pare, perché si poteva profilare uno scambio tra Lozano e Carrasco; e poi per il suo compleanno, recentemente, quando è stato piacevole confessare i sentimenti che l’uno prova nei confronti dell’altro". 

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