Buoni e cattivi, c’è chi si impegna e chi infrange le regole con disinvoltura durante l'emergenza

03.04.2020
10:50
Redazione

News calcio, c'è chi rispetta le regole e aiuta gli altri e chi le infrange durante l'emergenza

Ultimissime calcio - Dopo il centesimo palleggio con il rotolo della carta igienica e dopo la millesima flessione via social, più di qualcuno dice basta. E lì comincia il bello, perché il calcio senza pallone diventa un gioco ancora più semplice, con due sole grandi squadre ad affrontarsi: da una parte i temibili «Covidiots», secondo la definizione del Daily Mirror e dall’altra i «virtuosi», che donano il loro tempo e le loro azioni, prima ancora del denaro, a chi è impegnato nell’emergenza contro il virus.

Come riporta il Corriere della Sera:

"Il capitano dei «cattivi» indossa la fascia anche nell’Aston Villa ed è uno dei nuovi nomi più in vista del calcio inglese: Jack Grealish dopo aver diffuso il suo messaggio ai concittadini di Birmingham («Salvate delle vite, state a casa») ha preso le chiavi del Suv per andare a una festa a casa di un compagno e alle 7 del mattino dopo, in stato confusionale, è finito addosso a due auto parcheggiate. Boateng del Bayern andava invece a trovare il figlio: ha trovato prima il guardrail, contro il quale ha distrutto la sua cabrio. Anche rimpatriare comporta i suoi rischi: a Jovic del Real Madrid è stato intimato dal premier serbo di non girare per i locali di Belgrado, dopo essere fuggito da Madrid; Navas del Psg ha speso duecentomila dollari per tornare in Costa Rica, mentre Sisto del Celta Vigo si è fatto una tirata in auto di tremila chilometri dalla Galizia alla Danimarca. Ma la squadra dei «buoni» non si fa spaventare dal virus: Carlos Tevez sulla strada ci è cresciuto e ha dato la sua disponibilità al governo argentino per «qualsiasi cosa, a cominciare dalla consegna dei pasti o della spesa». De Rossi dona il sangue, Guglieri del Fiorenzuola volontario sulle ambulanze. José Mourinho si è già messo all’opera per il porta a porta con i generi di prima necessità. Javi Martinez del Bayern Monaco porta i pasti a chi guida le ambulanze, mentre il suo compagno di squadra Thomas Mueller paga il pranzo ai lavoratori degli ospedali in due ristoranti di cucina bavarese".

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