
Capello: "Scudetto? Ribaltato tutto, Napoli favorito ora! Sono curioso di vedere se i giocatori sapranno andare oltre le parole di Conte"
Ultime notizie SSC Napoli - Fabio Capello, ex allenatore di Milan, Roma e Juventus, parla alla Gazzetta dello Sport.
Messa così sembra che lo sfogo di Conte fosse fatto addirittura apposta...
«Quasi fosse un film. In realtà no, sappiamo bene che non è così. Anzi, io credo che le parole di Conte abbiano rischiato seriamente di avere un impatto negativo sulla sua squadra a Monza. Dire che a Napoli certe cose non si possono fare mentre sei in piena corsa per lo scudetto, quasi l’obiettivo di vincere lo scudetto fosse una chimera... Mah, mi lascia un po’ perplesso tutta la polemica».
Poi però il Napoli ha vinto.
«Non ha brillato a Monza, ma ha trovato in McTominay l’uomo che risolve le partite. Come in passato lo è stato pure Anguissa. I gol dei centrocampisti stanno facendo la differenza: fateci caso, nelle ultime giornate di campionato sono proprio quelli, invece, che sono mancati all’Inter. Barella e Mkhitaryan non segnano da parecchio, Calhanoglu l’ha fatto più nelle coppe. L’unico centrocampista che ha continuità realizzativa è Frattesi, che però spesso non parte titolare».
Lei ha sempre considerato l’Inter favorita per lo scudetto: è ancora convinto?
«Dopo l’ultimo weekend, no: si è ribaltato tutto. La squadra di Inzaghi ha giocato e giocherà molte partite in più competizioni e in campionato ha un calendario più duro di quello dei rivali. Senza girarci attorno, oggi il Napoli è diventato il favorito nella corsa al tricolore».
Questo turno può avere delle ripercussioni?
«Sono curioso di vedere se i giocatori del Napoli sapranno andare oltre le parole di Conte. O dare loro un’interpretazione diversa da quella letterale, che non è proprio lusinghiera».
Nell’ultimo weekend l’Inter ha giocato 24 ore dopo il Napoli. Nel prossimo, sabato toccherà ai nerazzurri e domenica alla squadra di Conte: cambia tanto scendere in campo sapendo già il risultato della tua competitor?
«Bella domanda. Se devo dire la mia, preferirei sempre giocare prima, perché scendi in campo senza farti condizionare da cosa hanno fatto gli altri. Sai che devi vincere e hai solo quello in testa, senza altri calcoli che rischiano di non farti giocare a mente sgombra».