Caso Maradona, Repubblica: c’è un vuoto di cinque ore da chiarire, spunta un retroscena sull'ambulanza chiamata dal dottor Luque

30.11.2020
08:30
Redazione

C'è un caso sulla morte di Diego Armando Maradona

Ultime notizie Napoli - Quanta morte, nell’ultimo mese di vita di Diego Maradona. E adesso c’è anche un indagato per omicidio colposo: è il dottor Leopoldo Luque, il chirurgo che lo operò  al cervello. L'edizione odierna di Repubblica dedica ampio spazio alle tempistiche degli ultimi giorni di vita dell'ex Napoli:

  1. 17 novembre. Non ha più voglia di vivere, non ricarica i cellulari, li getta via, è stremato dall’ansia, prende di nuovo troppe medicine. Ha dolori tremendi alle gambe e alle ginocchia. Alla psichiatra dice: «Nessuna donna mi ha mai domato, pensa forse di riuscirci lei?».
  2. 19 novembre. Il dottor Luque lo va a visitare e lo trova sempre a letto. Gli dice di alzarsi, di sforzarsi. Diego s’infuria, vede che il dottore ha preso un pacchetto di biscotti e lo insulta: «Figlio di puttana, vai a mangiare a casa tua!». Tenta di colpirlo con un pugno.
  3. 24 novembre. La cuoca gli prepara un tramezzino per cena, ma Diego non lo assaggia neppure. Il nipote Johnny lo vedrà vivo per l’ultima volta a mezzanotte.
  4. 25 novembre. Sono le sette e mezza, c’è trambusto. L’infermiera dichiarerà di avere assistito il paziente per tutta la mattina, poi ritratta dicendo di essere stata costretta a mentire. Il dottor Luque in casa non c’era, tuttavia alle 12.17 è lui a chiamare i soccorsi senza fare il nome di Maradona, e con un tono di voce troppo calmo, come se tutto fosse già accaduto. Quando sei davvero morto, Diego? C’è un vuoto di cinque ore da chiarire, prima dell’arrivo di quelle inutili ambulanze.
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