CdM - Diritti tv, Cairo annuncia: "Valutiamo tutte le soluzioni possibili"

25.05.2018
15:10
Redazione

non ci si agita è meglio. Soprattutto per una trattativa delicata come quella dei diritti tv che richiede capacità di analisi, riflessione,

non ci si agita è meglio. Soprattutto per una trattativa delicata come quella dei diritti tv che richiede capacità di analisi, riflessione, quindi anche tempi giusti. La fretta può portare la macchina calcio & tv in testacoda. Certo non è facile conciliare due posizioni che interpretano strategie al momento opposte. Quella di chi, come il gruppo di società che gode della benedizione del commissario di Lega Malagò e del presidente Micciché, vorrebbe chiudere ogni rapporto con Mediapro, andare incontro ad azioni legali di un certo peso e percorrere a grande velocità la strada che porta a Sky. Vien da dire: troppo facile. Il secondo fronte, che riunisce società come Lazio, Milan, Torino, Genoa, e altre ancora, tendente a incamminarsi su strade nuove, come il canale tv della Lega. Più difficile, ma anche più affascinante.

E qui si inserisce un fondamentale di questo caso che sta diventando nazionale: la valutazione economica della serie A. Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha precisato proprio ieri «di non fare il tifo per nessuno, di essere dalla parte della Lega serie A e della corretta valorizzazione dei diritti Tv». E qui l’offerta di Mediapro è molto più generosa di pay tv come Sky. Certo finora le annunciate fideiussioni da 1,2 miliardi di Mediapro non sono state presentate: ecco dove nasce la diffidenza di Malagò & Miccichè e di altre 10 società.

Ma per sbattere la porta in faccia agli spagnoli c’è tempo. Sempre il presidente del Torino Cairo fa sapere che «rispetto a temi di grande rilevanza come quello dei diritti tv, è importante disporre di un quadro informativo completo, tra l’altro in una situazione in continua evoluzione, e di poterne discutere in un confronto assembleare». La «situazione in continua evoluzione» può portare lontano, proprio al canale tv di cui si parla da tempo. Che sia arrivato il momento di metterci testa e soldi per davvero? «Del canale ho sempre parlato fin dal giugno 2017 come di un’ipotesi possibile, da studiare», osserva Cairo.

Ed è ovvio che si discuta animatamente negli incontri in Lega. E proprio per avere opinioni diverse Cairo e Miccichè nell’ultima assemblea di Lega hanno dibattuto. «Per Miccichè — rivela Cairo — nutro stima e amicizia. Non potrei essere parte di alcuna “trappola” nei suoi confronti, di cui tra l’altro non ho alcuna notizia». Molto meglio pensare ad altre notizie. La più importante: far sapere agli appassionati dove vedranno le partite la prossima stagione. Questo conta

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