CdM - Hamsik un tempo valeva 50 mln: il suo gesto zittisce tutti, bravo ad ignorare le critiche

24.01.2015
15:30
Redazione

Misurato nell’esultanza, anche se per mesi si è sentito un campione diventato brocco all’improvviso. Sobrio nel manifestare la gioia: ecco Marek Hamsik di cui stiamo ricordando il grandissimo gol contro l’Udinese in coppa Italia, ma ancor di più il gesto non smargiasso di portare il dito indice al naso - si legge sull'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno. Pochi secondi per zittire chi per mesi ha criticato non solo le sue prestazioni - fin qui legittimo - ma ha discusso sulla decadenza di un talento. 
Ad Hamsik il merito di aver ignorato pubblicamente ogni critica, anche la più insopportabile. Ma anche il demerito di essersi fatto travolgere emotivamente dal periodo negativo, non trovando la forza di reagire. Questione di sensibilità, evidentemente. Quella di un ragazzo timido e troppo legato alla maglia che indossa per restare indifferente alle prestazioni opache [...] Non dimenticando mai evidentemente di avere un talento incredibile, di aver incantato l’Europa intera con le sue giocate, gli inserimenti taglienti. Con i suoi gol. Hamsik come Gerrard, si diceva quando il Milan aveva pronti cinquanta milioni di euro per portare a casa il talento del Napoli. E quando qualcuno aveva storto il naso per i cento milioni pagati per Bale. E Hamsik quanto vale, allora? Beh, nell’ultimo anno le sue quotazioni sono vertiginosamente calate. Ma anche nel calcio il tempo sa essere galantuomo. Anche nel calcio esiste la fiducia che per la verità Rafa Benitez non gli ha mai negato nonostante lui a volte appariva com un fantasma. All’allenatore la responsabilità di aver cambiato il suo modo di giocare. E non tanto per la posizione più o meno vicina alla porta avversaria. Quanto invece per il ruolo che Benitez attribuisce agli esterni alti. Quelli che devono accentrarsi, tagliare. Quelli che hanno anche un po’ chiuso il campo d’azione ad Hamsik. Ma chi nasce campione non diventa brocco nel pieno della maturità. E, allora: «Quel gol mi ha reso veramente felice», l’esultanza vera è tutta qui. In una frase in cui Hamsik ha liberato il cuore e la testa. Poi (finalmente) la reazione: quel dito alla punta del naso con cui ha zittito i suoi detrattori.

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