Cdm - Meglio la partita che il Natale: città deserta, poi è stato Capodanno anticipato

25.12.2014
07:20
Redazione

Ma quale Capodanno. Quando Rafael ha parato il rigore decisivo molti hanno tirato fuori i botti conservati per San Silvestro ed hanno sparato tra danze e canti. Qualche perfezionista addirittura ha fatto coincidere gli spari con quello di Doha quando Hamsik ha alzato la Coppa. Poi il carosello delle auto. La grande festa per celebrare sì la vittoria del Napoli, ma anche la sconfitta della Juve. Ragazzi, ragazze, bandiere, bambini vestiti di azzurro. Il lunedì sera prenatalizio sembra - fra piazze e baretti - una serata estiva da festa dello scudetto. Il Lungomare diventa la scena privilegiata di una festa. Canti e danze in piazza Trieste e Trento, dove il tuffo tradizionale nel Carciofo è saltato per motivi di forza maggiore. 
Eppure per oltre due ore la città è rimasta deserta. Il coprifuoco era scattato pochi minuti prima del fischio d’inizio. Le strade dello shopping desolate, le grandi arterie un inferno di lamiere. Tutti verso casa a guardare la partita del Napoli, senza più pensare allo shopping prenatalizio. 
Clacson impazziti nel traffico fra via Marina e corso Umberto. Crisi di nervi sulla Riviera di Chiaia dove neanche i motorini riescono a farsi largo e lungo via Tasso, follie automobilistiche intorno all’isola pedonale del Vomero. Ma dura fino alle 18.40. Poi una calma irreale avvolge la città: via Filangieri, corso Umberto, via Toledo - dove gli ambulanti di colore si guardano perplessi -, la zona alle spalle di piazza Carità dove le bancarelle sono deserte. 
Ha un’aria spettrale San Gregorio Armeno. La strada è vuota, come in una sera di agosto. Molti «pastorai» si sono attrezzati con le tv all’interno delle botteghe, alcuni decidono di chiudere fra il primo e il secondo tempo. 

Fonte : Corriere del Mezzogiorno
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