Cdm - Napoli e Comune, patto San Paolo: sì ai concerti, struttura sul modello 'Juventus Stadium'
Monica Scozzafava scrive dell'accordo tra De Laurentiis e il sindaco De Magistris sulla questione San Paolo sull'edizione odierna del quotidiano "Il Corriere del Mezzogiorno": le posizioni intransigenti e distanti degli ultimi mesi, si sono via via avvicinate e per l’impianto cadente di Fuorigrotta, forse, arriverà la luce. "L'accordo - scrive il Corriere del Mezzogiorno - sarebbe mercoledì sera a Roma, a cena, dopo che nel pomeriggio, negli uffici della Filmauro, c’era già stata una riunione tecnica tra gli ingegneri del Napoli e del Comune. La società azzurra ha illustrato un piano di prefattibilità che prevede il rifacimento del San Paolo e la strada individuata dal Napoli era sembrata assolutamente percorribile".
Da tempo il Comune di Napoli, che resta il proprietario dell'impianto sportivo di Fuorigrotta, in virtù della concessione gratuita dello stadio alla SSC Napoli per 99 anni, aveva chiesto al presidente De Laurentiis di presentare un progetto e superare la proroga in scadenza il 31 maggio prossimo. Il compromesso sembra essere stato trovato e il Napoli ha accettato che al San Paolo, il prossimo luglio, si tengano anche i concerti già in programma di Jovanotti e Vasco Rossi, salvo poi ridiscutere la questione in futuro, in virtù dei problemi legati all'inquinamento acustico avanzati dalla comunità residente.
"Il progetto del Napoli prevede l’eliminazione del primo anello e della pista di atletica, l’allungamento del secondo anello e l’eliminazione completa del terzo. Ciò consentirà di evitare la distinzione di settori-anello e realizzare così come allo Juventus Stadium gradinate più vicine al campo. Così verrà recuperato spazio nella parte bassa e realizzare una palazzina con gli uffici del club, ristoranti e store azzurri. I lavori dovrebbero iniziare al termine del campionato e si procederà settore per settore". Ora non resta che Consiglio e giunta comunale, a meno di intoppi burocratici, approvino il progetto.