CdM - Rivoluzione in difesa di Ancelotti, ma c'è un aspetto da migliorare: 16 gol subiti su 18 in area!

06.12.2018
13:00
Redazione

"Giocando con una citazione illustre di Carlo Levi, potremmo affermare che Sarri si è fermato a Genova perché Ancelotti ha intensificato

"Giocando con una citazione illustre di Carlo Levi, potremmo affermare che Sarri si è fermato a Genova perché Ancelotti ha intensificato la rivoluzione dopo i colpi inflitti a Marassi da Quagliarella e Defrel", commenta così l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno che si concentra sulla linea difensiva e i cambiamenti di quest'ultima nel passaggio da Maurizio Sarri a Carlo Ancelotti:

"Il Napoli era nella terra di mezzo, conservava il 4-3-3 e tutti i principi di gioco della filosofia di Sarri. In fase difensiva l’ossessivo criterio della linea, i movimenti di reparto imparati a memoria su cui Sarri ha costruito il suo percorso, portando il Napoli dai 54 gol subiti nell’ultimo campionato con Benitez in panchina ai 29 dello scudetto sfiorato con 91 punti, rappresentavano il background di una squadra che provava ad esprimere le sue certezze come se il cambiamento non ci fosse mai stato".

6 gol subiti nelle prime tre gare e il ko di Marassi contro la Sampdoria, da lì la scelta di Ancelotti che ha cambiato il Napoli dal 4-3-3 al 4-4-2:

"Ancelotti ha voluto migliorare la copertura del campo in ampiezza per proteggersi anche dalle transizioni degli avversari negli spazi concessi da una squadra che tendeva a sfilacciarsi. Una rivoluzione copernicana, Ancelotti ha cambiato la filosofia di riferimento in entrambe le fasi: a livello difensivo i punti di riferimento sono l’uomo e la palla, la linea è un criterio organizzativo, non la soluzione di reparto su cui impostare la copertura degli spazi, la «luce» con cui liberarsi dalle ombre delle proprie incertezze. Ancelotti ha scommesso sul valore del suo organico, ha lavorato per far migliorare gli azzurri nelle letture individuali e di reparto senza appoggiarsi necessariamente all’armonia della linea. [...] Il Napoli ha subito diciotto reti in diciannove gare ufficiali, in campionato viaggia alla media di un gol incassato a partita, ha il secondo miglior attacco ma la quarta difesa della serie A. Nel conto, però, incidono le sei reti subite nelle prime tre giornate, nelle ultime undici partite solo la Juventus ha fatto meglio a livello difensivo".

Il Napoli però deve migliorare nella capacità di difendere in area di rigore: sono arrivati sedici dei diciotto gol subiti (l’88,8%) proprio da lì. "Una missione importante in vista della sfida di Liverpool, il Napoli ha la migliore difesa del girone, così sta coltivando il suo sogno europeo", conclude il quotidiano.

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