L'editoriale di Scozzafava: "Il merito della vittoria contro le crociate: Napoli avanti ma tanta sofferenza in difesa. Con Gattuso va evitato il solito errore..."

14.01.2021
15:00
Redazione

Scozzafava sul Napoli

Napoli Calcio - Scrive Monica Scozzafava nel suo editoriale per il Corriere del Mezzogiorno:

Koulibaly

"Vale la pena prendersi il meglio, e cioè il passaggio ai quarti di Coppa Italia. Vale la pena metabolizzare e far proprio il concetto che vincere dà fiducia, aumenta l’autostima. Poi che l’Empoli abbia fatto sfoggio della bella gioventù, abbia dimostrato di avere un’ organizzazione, giocato (e messo ansia al Napoli) sulle ali dell’entusiasmo, è un merito assoluto che indiscutibilmente va riconosciuto ai toscani. Ma qualcosa, oltre al passaggio del turno, alla squadra di Gattuso va attribuito, ed è la tenacia con la quale non si è fatta travolgere dalla doppia rimonta e che non si sia persa nella difficoltà emotiva. Un limite, questo, che altre volte era stato denunciato e che aveva alimentato critiche e polemiche. Vincere nonostante tutto deve essere, soprattutto in questo momento, un merito. Lo è perché tutte le big hanno sofferto in Coppa Italia, perché la squadra messa in campo con giocatori che non hanno tanti minuti nelle gambe non avrebbe mai potuto essere l’esempio della prestazione perfetta. Certo è che il Napoli soffre ancora in fase difensiva, che la mancanza di equilibrio in mediana concede campo aperto agli avversari, ma la partita di ieri (dopo tutte le tossine post Spezia e anche post Udine) doveva essere una gara-liberazione: portare a casa il risultato anche senza brillare. Così è stato. Vale la pena riflettere e fermare la crociata contro l’allenatore. Discutere il lavoro di Rino Gattuso è esercizio piuttosto semplice, ma diventa ripetitivo se segue il copione che c’era stato contro i suoi predecessori. Nel calcio, come nella politica, ciò che vale oggi, domani perde significato. Salvo poi, tra un anno, o anche due, riprendere il dibattito e adattarlo al nuovo scenario. Intanto, c’è una classifica in campionato che autorizza a sorridere. E c’è un allenatore che, più lucido ieri, ha spiegato cosa va e cosa non va. Stavolta senza giri larghi o dito puntato".

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