
Cdm, Scozzafava: "Le brutte figure sono troppe e per Gattuso sono insopportabili ma mancano anche le spiegazioni"
Scozzafava sul Napoli
Napoli Calcio - Scrive Monica Scozzafava nel suo editoriale per il Corriere del Mezzogiorno:

Gattuso
"Sette sconfitte basterebbero, in un campionato «normale» a dichiarare compromesso il percorso di una squadra che ambisce a posizioni di vertice. Paradossalmente la stagione più strana di tutti i tempi riserva invece al Napoli speranze di ripresa. E da questo punto di vista, la logica dell’aritmetica arriva in soccorso di una squadra evidentemente avvilita dagli ultimi risultati (più tenebre che luci da dicembre ad oggi). La realtà diventa scoraggiante sul fronte delle prestazioni. Non tutte, certo. Ma ultimamente sono troppi gli approcci sbagliati alle partite per indurre all’avvilimento gli stessi giocatori. «Non sappiamo neanche noi il perché di certe prestazioni»: disarmante la reazione a caldo di Fabian Ruiz dopo la disfatta di Granada. La sincerità estrema di un ragazzo riflette la realtà difficilissima che vive il Napoli all’interno del suo spogliatoio. Ed è probabilmente la chiave di una stagione che per ora fa registrare molte più ombre che luci. Ma che non dà una spiegazione all’altalena. Tra le prestazioni più brutte c’è proprio l’ultima disputata a Bergamo contro l’Atalanta in coppa Italia, la sconfitta che ha segnato l’addio degli azzurri alla competizione. É successo due settimane fa, e Gattuso non aveva ancora le assenze pesanti che ha oggi, sia in attacco che in difesa. Cosa accadrà questo pomeriggio in quello stesso stadio? Difficile anche immaginarlo, il Napoli non dà punti di riferimento certi. Certe sono invece le qualità di alcuni calciatori che scendono in campo, gente di talento che ha il dovere di invertire la rotta, superare il blocco mentale. Ci spera almeno Gattuso che soltanto a questo talento può affidarsi, non avendo più il tempo di allenare la squadra. Le brutte figure fino ad ora sono state troppe, e per l’allenatore sono diventate insopportabili. Lo hanno messo in discussione, lo hanno fatto diventare bersaglio di critiche anche violente. Non ha pagato con la panchina ma, ed è anche peggio, ha perso il sorriso, l’entusiasmo e anche il veleno. La squadra è con lui? Avrebbe il dovere di dimostrarglielo. Le parole non bastano più. Se si vuole salvare il salvabile. E restituire a Rino la credibilità".