CdM - Seguire il 'modello Leicester', Sosa e Taglialatela sono d'accordo: "Bisogna dare identità alla squadra"

05.05.2016
12:00
Redazione

Il modello Leicester affascina tutti, in particolare gli ex azzurri Sosa e Taglialatela. Scrive così l'edizione odierna del 'Corriere del Mezzogiorno': "Il Napoli raggiungerà il secondo posto, senza dubbio. Gli azzurri non devono temere il rientro della Roma. Azzurri e giallorossi probabilmente vinceranno entrambi le due partite che restano ma il gap è favorevole ai napoletani. L’asse Taglialatela-Sosa, il portiere e l’attaccante di due Napoli diversi guidati prima da Lippi, Boskov e Simoni e poi da Reja fissano le proiezioni per l’epilogo di un campionato assolutamente positivo per gli azzurri di Maurizio Sarri. «Peccato — spiega Taglialatela, presente alla Feltrinelli col Pampa alla presentazione del libro di Claudia Mercurio Il Tempo del Calcio — oltre alle evidenti lacune di una rosa valida ma comunque corta è mancata quell’anima napoletana che avrebbe potuto sostenere Sarri nei momenti di difficoltà». Una riflessione che rievoca la possibilità di avere nello staff un totem napoletano che avrebbe potuto smussare e creare rapporti migliori probabilmente con la proprietà e persuaderla anche per degli acquisti più appropriati a gennaio. È d’accordo anche Sosa, oggi allenatore reduce dalle due buone esperienze con Sorrento e Savoia: «Mantenere l’identità è fondamentale per una squadra come il Napoli. Quando giocavo io c’erano Paolo Cannavaro e Iezzo, due giocatori esperti e napoletani, capaci con quelli più esperti come me di sostenere la squadra nei momenti di disagio». L’essenza di una squadra underdog che viene fuori come è successo con il Leicester si costruisce così, costituendo anzitutto l’identità. Ma ora davanti al Napoli due ostacoli importanti: Torino e Frosinone: «Quella in Piemonte è la partita più difficile», dice Taglialatela. «Il Toro è una squadra tosta e in casa regge bene. Occorre un grande Napoli per avere ragione». «Conosco Ventura — spiega invece Sosa — è stato il mio primo allenatore nel Napoli. E lo conosco fin troppo bene per dire che nonostante la buona posizione in classifica sarà gara vera, autentica in cui il Napoli dovrà continuare a giocare il calcio che sta praticando per spuntarla». Higuain resta o va via? Massimo Giletti, tifoso juventino, ipotizza l’addio del Pipita: «Deve restare», dicono i due ex azzurri".

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