CdM - Sperimentazione in Inghilterra: la soluzione è far arbitrare l'intelligenza artificiale
"VAR? Meglio far arbitrare l’Intelligenza artificiale", scrive Vittorio Zambardino nel suo editoriale per il Corriere del Mezzogiorno:
"Di soluzioni definitive, nel calcio attuale, non ce ne sono. Si può solo vivere di «ma che significa?», di scacchistica del potere. Bisogna ridurre l’influenza umana nella funzione arbitrale e affidare tutto «alle macchine» per ripristinare la fiducia nel sistema calcio. Proprio quello che è in crisi perché nessuno si appassiona più a un circo equestre, dove ad un mangiafuoco super potente è succeduto un gruppo di tre o quattro impresari, e la musica non è cambiata. Antonio Conte ha entusiasmato i tifosi chiedendo che gli arbitri «vadano a vedere» le azioni in dubbio. In sostanza che ci pensino due volte prima di danneggiare o favorire qualcuno. Conte conosce uomini e cose di questo calcio e svolge per il Napoli una funzione perfino più importante di quella tecnica. Parla con la lingua biforcuta del potere, che conosce alla perfezione, manda messaggi, avverte - non si incazza, non sfancula . Ma lui non resterà qui a proteggerci per sempre, mentre la crisi del calcio galoppa. Ci vuole un colpo di spariglio, la mossa che porti il sistema fuori dagli schemi mentali e dagli equilibri di potere ormai incrostati. Una rigenerazione.
[...] E allora come si spezza questo cerchio? Come si ripristina la fiducia del pubblico? Affidandosi all’uso consapevole e studiato dell’intelligenza artificiale per creare un sistema di valutazione che soddisfi l’aspettativa di legalità che lo sport, tutti gli sport portano con sé per poter sopravvivere. Ha avuto scarsa eco nei media la notizia di una sperimentazione in Inghilterra nella quale decine di videocamere cellulari saranno collocate lungo il bordo del campo per poi affidare a un software di intelligenza artificiale la «decisione», cioè di interpretare, che cosa è davvero successo. La notizia è girata così poco che la sospettiamo di essere una esagerazione. Ma la strada è questa, anche se non è questa la fermata giusta. Certo, comprendiamo gli sbuffi degli addetti, questo è il paese dove viene ancora chiamata «tecnologia» il Var, che è soltanto un arbitro aggiuntivo messo davanti a un monitor. Quale tecnologia? [...] Non più Var ma un Ar, un arbitro automatico, che prende le decisioni più importanti".