Clamoroso VAR, la validità delle decisioni sfiora il 99% dei casi: tutti i dati dell'utilizzo fino ad oggi

23.01.2018
18:10
Redazione

Emergono dati clamorosi dall’analisi di Gazzetta con le informazioni fornite alla stampa dal report dell’Ifab. Le ultime riunioni sul VAr in

Emergono dati clamorosi dall’analisi di Gazzetta con le informazioni fornite alla stampa dal report dell’Ifab. Le ultime riunioni sul VAr in cui sono state analizzate circa 800 gare di 20 campionati, tra cui anche la serie A, ha evidenziato una percentuale di riuscita clamorosa: la validità delle decisioni della Var è del 98,9%, in aumento del 5,9%. La stessa Ifab fa notare che 100% di precisione è ritenuto impossibile a causa della “percezione umana e soggettività nel processo decisionale”.

Il tutto fa pensare ad una VAR utilizzata anche in Russia 2018 e non potrebbe essere altirmenti. 

I dati

L’8% delle gare esaminate è cambiato grazie alla Var. In totale ci sono stati 3.947 controlli e si è registrata una media di meno di 5 casi a partita con una perdita di tempo di 20’’ (sono compresi pure i cosiddetti silent check).

Nel 56,9% dei casi l’aiuto è servito per individuare falli da rigore. L’esperimento ha anche mostrato che il 24% di tutte le partite sono state positivamente influenzate dal coinvolgimento della Var. Togliendo i silent check la durata media dell’analisi di un episodio è di 1’ (39’’ servono per la comunicazione tra arbitri), ma sale a 70’’ se il direttore di gara va a rivedere il replay. 

Altro dato incoraggiante: «errori evidenti» non sono stati corretti nel 5% dei casi possibili. Questo è accaduto perché siamo ancora in una fase sperimentale e quindi sono inevitabili le sviste nella percezione, nel processo decisionale, nella scarsa familiarità con la tecnologia e nella comunicazione fra arbitri. Insomma, sbagliando s’impara e il 5% è destinato a scendere (lo abbiamo visto anche in Italia)

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