Come giocherebbe il Napoli di Luis Enrique? Modulo, chicca sugli esterni e il 'beneficio Kvara'

28.05.2023
09:00
Redazione

Come giocherebbe il Napoli di Luis Enrique? Il modulo resta il 4-3-3: chicca sugli esterni e un beneficio per Kvaratskhelia

Calcio Napoli - Come potrebbe essere il Napoli di Luis Enrique? Questa mattina la Gazzetta dello Sport prova a disegnare come potrebbe essere la squadra partenopea con l'arrivo del tecnico spagnolo. Si partirebbe con il 4-3-3 votato al grande possesso palla ma anche sulla qualità degli esterni. Guardando la rosa attuale dei campioni d'Italia e le idee di gioco di Luis Enrique, si potrebbe trovare il giusto mix.

Come giocherebbe il Napoli di Luis Enrique

Come giocherebbe il Napoli di Luis Enrique: modulo e caratteristiche

Ma come giocherebbe il Napoli di Luis Enrique? La continuità tecnico-tattica sarebbe garantita, con il 4-3-3. Ecco cosa si legge questa mattina sulla Gazzetta dello Sport che prova a disegnare il possibile Napoli di Luis Enrique:

"Proprio perché vuole sempre il controllo del pallone, chiede a tutti i suoi difensori di essere bravi coi piedi. A cominciare dal portiere e con i centrali difensivi che devono tramutarsi nei primi costruttori di gioco. L’ottimo lavoro di Luciano Spalletti lo farebbe partire molto avvantaggiato in questa transizione. Anche perché il Napoli schiera un terzino fra i migliori in Europa nella costruzione e con grande abilità a ricoprire più ruoli anche nella stessa gara.

Nel suo 4-3-3 gli esterni offensivi rimangono molto larghi per sfruttare quanto più possibile l’ampiezza del campo così da poter allargare le linee difensive e favorire gli inserimenti delle mezzali e degli altri attaccanti. E da questo punto di vista logicamente Luis Enrique saprà valorizzare l’enorme potenziale di Kvaratskhelia: il georgiano sa fare la differenza pure in Champions".

Insomma, ai nastri di partenza, il Napoli ripartirebbe dal 4-3-3 con Kvaratskhelia e un altro esterno. E sarebbero avvantaggiati anche le mezz'ali: ad oggi Anguissa-Zielinski. Il rebus resta l'eventuale sostituto di Kim Min-jae, che dovrà esser bravo coi piedi per far partire l'azione da dietro. E il portiere: Gollini o Meret (ad oggi)? Dev'essere abile a giocare con i compagni.

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