Con calma e toni pacati, Benitez vuole che la squadra dimentichi Bilbao: contro lo Sparta è revolucion, ecco le sue probabili scelte di formazione

17.09.2014
12:40
Redazione

Quindici minuti di colloquio, o giù di lì, e poi una serie di prove tecnico-tattiche in vista della prima di Europa League con lo Sparta Praga. Il succo della giornata? Il verbo: cambiare. Registro e anche formazione. E allora, Rafa e i suoi ragazzi: parole e prove. La normalità, dopo la sconfitta di domenica con il Chievo e alla vigilia dell’esordio nella competizione che, da domani, catalizzerà l’interesse internazionale del Napoli al posto della Champions. Ecco, uno dei riferimenti della chiacchierata tra Benitez e i suoi, andata in scena ieri in campo, prima della ripresa degli allenamenti, è stato proprio il tema-Bilbao: da dimenticare. Cancellare i preliminari, la delusione e l’amarezza, e dunque recuperare la fiducia nei propri mezzi: in sintesi, smaltire il colpo una volta per tutte. Una problematica raccontata con estrema sincerità da Albiol, un senatore, dopo il k.o. di domenica: «E’ un momento difficile, è inutile parlare di scudetto: dopo l’eliminazione in Champions è venuta meno la fiducia. Dobbiamo recuperarla e guardare giorno dopo giorno». Calma e sangue freddo, insomma. E’ quanto è emerso dal discorso di Benitez: ricominciare a pensare da Napoli, quel Napoli che tanto aveva impressionato fino a pochi mesi fa e che dopo Bilbao ha perso gradualmente certezze e sfrontatezza. Il tutto, con estrema calma: toni pacati e niente drammi, anche perché a volte per riprendere a marciare a pieno regime bastano un paio di colpi. «L’unica via d’uscita è vincere: con lo Sparta Praga e con l’Udinese». Ecco, citando ancora Albiol è proprio questa la strada. Un percorso che Rafa e i suoi inseguiranno sin da domani, nonostante un paio di defezioni. Una su tutte: Higuain. Il Pipita non ci sarà. Sì, a meno di cambiamenti radicali dell’ultima ora, l’attaccante argentino non sarà rischiato: a limitarlo, tant’è che ieri ha svolto soltanto metà allenamento, è un colpo a un piede rimediato domenica con il Chievo. Al suo posto, più probabilmente Zapata che Michu: il colombiano è parso piuttosto in palla al San Paolo, nell’assalto finale ai veneti, mentre l’ex uomo dello Swansea non è ancora entrato a pieno regime. Cambi annunciati anche nel tris di trequartisti alle spalle della punta: Rafa è pronto a lanciare De Guzman dal primo minuto, ma la posizione è ancora da definire. Nella fattispecie: l’olandese, provato a destra al posto di Callejon, potrebbe tanto agire con Hamsik centrale e Mertens a sinistra, sia al posto dello slovacco con Mertens a destra e Insigne a sinistra. Oltre a Higuain, qualche problemino fisico anche per Jorginho: il brasiliano ha accusato un leggero affaticamento, e dunque, in mediana con Inler, è possibile che Benitez decida di puntare ancora su Gargano, sparito dalla circolazione dopo due presenze da titolare in Champions. Scalpita anche David Lopez, il neo acquisto smanioso di esordire: con Gargano favorito, per lui potrebbe esserci spazio nel corso della partita. Cambi anche in difesa: Henrique al fianco di Koulibay, con Albiol a riposo, e poi Maggio a destra e Britos a sinistra al posto di Zuniga. Le prove raccontano questo. Con il jolly delle fasce di nome Mesto che, però, non s’arrende. Consolidata anche la tradizione delle notturne: niente ritiro, oggi. Allenamento, tutti a casa e appuntamento per la colazione e la rifinitura.

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