Corbo: "Napoli trattato come ciurme nei porti del terzo mondo. De Laurentiis e Sarri hanno reso il Napoli prigioniero dei loro umori"

02.03.2017
11:40
Redazione
Scrive Antonio Corbo nel suo editoriale per La Repubblica: "Gli arbitri negano un rigore su Albiol, stretto nella morsa tra Bonucci e Pjanic. Ma un attimo dopo, sull’azione che riparte, ne concedono uno a Cuadrado, bloccato da Reina in uscita. Il portiere tocca la palla, si vede la deviazione, quindi tutto regolare. Il Napoli passa così dal possibile pareggio (2-2) al 3-1. Danneggiato, non trova conforto nella telecronaca: la sua opacità non rileva gli errori, anzi li sfuma. La Rai spiegherà. Sarà, ma gli specialisti dei quotidiani sulle stesse immagini danno giudizi netti. Hanno forse lenti migliori? Questi i fatti. Penalizzato dagli arbitri, deluso dalla tv, con due 3-1 da ribaltare con Real e Juve per non uscire da Champions e Coppa Italia, a due giorni dalla sfida con la Roma per non allontanarsi troppo dal secondo posto, alt: il Napoli dovrebbe fermarsi, riflettere, guardarsi intorno. Perché la società che non ha passivi in bilancio né chiede favori a Infront, perché la squadra che dà il miglior gioco del campionato sono trattate sia l’una che l’altra come ciurme nei porti del terzo mondo? De Laurentiis e Sarri hanno reso il Napoli prigioniero dei loro umori. L’attacco del presidente dopo la sconfitta di Madrid e l’eclatante silenzio dell’allenatore sempre più irato fanno il giro di giornali, tv, radio e web. Non è la prima volta. L’immagine del Napoli è debilitata: un teatrino di duellanti che si fanno del male a vicenda, nonostante abbiano tutt’e due incontestabili meriti. Nei giorni cruciali che della lotta per la presidenza federale, con Marcello Nicchi spettatore interessato a rimanere capo dell’Aia, pensate che gli arbitri ormai professionisti ben pagati siano attenti a non sbagliare, nella stessa misura, con tutti? Temono dirigenti potenti e compatti anche quando siedono in tribuna o il Napoli che inventa suo portavoce il direttore sportivo Giuntoli muto fino alle 23 di martedì, che è diretta dai tweet di un presidente che nel calcio insegue più gli aspetti economici che l’equità in campionato e coppe, con un allenatore che non spiega nulla di nulla, neanche se certi acquisti li ha voluti o subiti e scopre Rog il 28 febbraio? Cari De Laurentiis e Sarri, le vostre liti danneggiano prima voi, poi il Napoli, infine quei milioni di tifosi che ancora lo amano. Siete ancora in tempo per una stretta di mano, basta scontri, è ancora possibile rende forte e rispettata una grande società chiamata Napoli".
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