Corbo: "Riparte la corsa a due per lo Scudetto ma ora testa alla Champions: il giocoliere Ancelotti sfida il genio Tuchel"

22.10.2018
11:00
Redazione

Di seguito vi proponiamo l'editoriale di Antonio Corbo per l'edizione odierna de La Repubblica:  Ancelotti riporta il Napoli

Di seguito vi proponiamo l'editoriale di Antonio Corbo per l'edizione odierna de La Repubblica

Ancelotti riporta il Napoli a 4 punti dalla Juve. Dove l’ha trovato. Finì a maggio 95-91 la sfida scudetto, interrotta nell’ultimo week-end di aprile dal corto circuito provocato a Milano da Daniele Orsato, apprezzato elettricista a Recoaro Terme, ma pessimo arbitro di Inter-Juve. Da sabato riprende la corsa a due, con l’ipotesi di uno sprint ancora una volta sotto i cento punti. Il Napoli ha una velocità di 2,33 che porterebbe a 88 punti, ma forse più su, perché il calcolo matematico non tiene conto del riequilibrio dopo la sconfitta con la Samp, né valuta gli ingranaggi ossidati della Juve, che pareggia con il Genoa con un attacco molto impreciso. La tabella assegna ai campioni d’Italia un arrivo a 105. Sui percorsi delle ormai classiche rivali incide la Champions, che attende il Napoli mercoledì al Parigi. Per una strana coincidenza, il Psg richiama la Juve nella sua bugiarda classifica. È primo, dopo dieci vittorie consecutive, ma segretamente soffre. A Torino l’inchiesta sui presunti rapporti con tifosi legati alla ‘ndrina calabrese di Rosarno provoca gli stessi retropensieri di Cristiano Ronaldo, costretto a difendersi da accuse di stupro. Nel Psg una sbandata sentimentale mette in crisi anche Neymar. Ma Thomas Tuchel spera di recuperare non solo Neymar, assente nella partita vinta 5-0 con l’Amiens sabato, anche Verratti e Di Maria, fermati da insulti muscolari. Lo stesso Tuchel non sembra soddisfatto del gioco, penalizzato da un Cavani fuori forma, un solo gol sui 5 del Psg sabato, e 5 in varie pagelle.

Tuchel ha fatto grande il Mainz proprio come il suo predecessore al Borussia Dortmund, il luciferino Jurgen Klopp, allenatore oggi del Liverpool appena sconfitto in Champions dal Napoli. Il viaggio a Parigi consente al calcio italiano di conoscere meglio un allenatore in carriera. Vuol essere il prossimo sfidante di Guardiola per le sue teorie innovative. Sua l’ultima rivoluzione tattica del Borussia, con il modulo iperoffensivo 4-1-2-4. In Francia oggi, in Germania ieri, il tedesco Tuchel è considerato un genio da comprendere. Mediocre difensore in Germania, è descritto come “Sportwissenschaftler”, lo scienziato dello sport. Laureato in economia aziendale, il 45enne tecnico del Psg applica la matematica al calcio e studia le reazioni del cervello, avendo seguito i corsi di Wolfang Sholdorn, un neuroscienziato tedesco.

Per il giocoliere Ancelotti una sfida intrigante. Che inventerà mai a Parigi contro una squadra candidata a vincere la Champions con la Juve, le spagnole Barcellona e Real, e britanniche Manchester United e Liverpool? Qualche punto debole c’è. Il Psg è vulnerabile quanto pericoloso sui calcio piazzati, ha grandi giocatori ma non è una grande squadra come armonia di gioco, lo dimostra proprio Cavani spesso scollegato da Neymar e dal velocissimo diciannovenne Mbappé. Nell’attuale 4-2-3-1 spesso modificato in 4-3-3 da Tuchel lascia qualche perplessità il portiere Areola, turbato dall’ombra di Buffon in panchina, ma gli esterni del Psg sono taglienti come lame sulle fasce. Se Cavani deve misurarsi con Koulibaly, è interessante vedere quali esterni bassi Ancelotti sceglierà per Neymar e Mbappé. Parigi darà il brivido di volare, è l’effetto del grande calcio europeo, fantastica Champions. Come ha fatto il Napoli del Bel Gioco a non amarla? Che tristezza, non vedeva l’ora di uscirne.
 
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