Corbo: "Sarri vince e perde a modo suo: finita la grande illusione di una serata memorabile"

08.03.2017
13:00
Redazione
Scrive Antonio Corbo nel suo editoriale per La Repubblica: "Finita, è finita la grande illusione in una serata che rimane memorabile: il Napoli lascia all’Europa un’ora di Calcio Paradiso, per un tempo fa immaginare come si giocherebbe lassù. Sarri vince e perde a modo suo. Prevale sul Real per lo spettacolare congegno offensivo, ritmo da ultrasuoni, rapidità e precisione nelle trame d’attacco, fino a bloccare i meccanismi della più forte squadra al mondo. Ma la subisce per un difetto strutturale che il Napoli non ha mai saputo correggere: c’è sempre un avversario libero in area che salta al settimo piano su cross alto. Si riapre, è inevitabile. il dibattito sulla strategia difensiva nei calci piazzati: guardare la palla o l’avversario, marcare a zona o ad uomo, c’è tempo per decidere, la Champions è finita, Coppa Italia e campionato no. Sarri indovina la prima mossa. Indeciso sul mediano destro, resiste al ricordo della formidabile prova di Rog a Roma, fa uno strappo alle sue regole, cambia per intuito e non per necessità: riporta il più tenace dei suoi mediani, l’incontrista Allan, restituendo al Napoli il guerriero brasiliano che tanto mancò a Madrid. Allan si lascia tradire dalla sua esuberanza solo nella ripresa, purtroppo subisce un’ammonizione e Sarri lo sostituisce con Rog. Momenti fatali quelli del cambio: proprio nel dodicesimo minuto del secondo tempo, il Real infatti raddoppia, si ripete Ramos di testa e smonta senza appello uno splendido Napoli. Non altrettanto felice, al contrario, è nella formazione la scelta di Zidane che trascura persino il sondaggio popolare di Madrid, con esito sfavorevole al terzetto delle meraviglie: no all’acronimo ormai inflazionato, BBC, Bale-Benzema-Cristiano Ronaldo, in tre una prova scadente. Zidane riporta in squadra il gallese Gareth Bale, il ragazzo volante da cento milioni, trascurando il modesto rientro di sabato sera in Liga. Proprio Bale conferma le intuizioni del referendum tra i tifosi diventando subito il punto critico del Real: Bale, in una partita sagacemente tattica, trascura Ghoulam che un po’ lo controlla, un po’ lo abbandona alle sue lune, per creare la superiorità numerica sulla fascia, l’irresistibile catena di sinistra che tante vittorie ha offerto al Napoli. Zidane prova ad invertire Bale con Cristiano Ronaldo, ma CR7 occupa quella zona per poco tempo e scarsa voglia, preferendo tornare nelle zone che meglio conosce, il palo colpito nel primo tempo in parte lo incoraggia nella ricerca di un ruolo più offensivo che tattico. Ma niente di più. Primo tempo memorabile, quindi, ma afferma ancora una volta quel corollario che vuole il Napoli insuperabile finché tiene alto il ritmo. Non solo il ritmo: il Napoli ingabbia il Real perché, al contrario di Madrid, trova nelle condizioni migliori tre giocatori che sono la storia felice di un anno: Mertens innanzitutto, Hamsik che lo lancia in rete con un assist da far arrossire i campioni di Spagna, Insigne che si moltiplica, un gigantesco nano per tecnica, inventiva, disponibilità. Quella che dà un senso alla prova di Callejon e Hysay sulla fascia destra, ma lode anche a Ghoulam e Diawara. Come i celeberrimi attaccanti del Real, delude Koulibaly. Il crollo ha il suo nome e la sua testa. Oltre gli applausi c’è il dovere di riparare la difesa. Guardare la palla o l’uomo? Una cantilena che accompagnerà il Napoli nella volata con la Roma per tornare presto in Champions".
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