CorMez - Svolta Collana: sarà ufficialmente nelle mani di Cannavaro e Ferrara, ma verrà utilizzato anche per scopi pubblici

20.03.2018
08:20
Redazione

Come riporta l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, svolta clamorosa per la gestione dello stadio Collana, impianto ormai chiuso da oltre un anno.

Come riporta l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, svolta clamorosa per la gestione dello stadio Collana, impianto ormai chiuso da oltre un anno. La quinta sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Giuseppe Severini, ha nominato commissario ad acta il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, che entro 30 giorni dalla sentenza dovrà disporre l’aggiudicazione del Collana alla Giano, la società del costruttore Paolo Pagliara, Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara che aveva presentato ricorso contro la Regione proprietaria dell’impianto.

Una vicenda che si trascina dal 30 luglio del 2014, quando fu la giunta Caldoro a creare un bando di gestione del Collana. Da allora tanti colpi di scena: prima l’aggiudicazione alla Cesport, l’Ati che raccoglieva le società che operano all’interno della struttura da diversi anni. Poi, il «ribaltone» con la Giano che ha vinto il bando, ma non ha mai avuto materialmente le chiavi dell’impianto per un contenzioso proprio con palazzo Santa Lucia. Il Consiglio di Stato ieri ha respinto tutte le eccezioni poste dalla Regione, proprietaria della struttura, che aveva revocato il bando di gestione e inserito il Collana, di intesa con il Comune che ha sempre avuto il comodato d’uso gratuito, tra gli impianti per l’Universiade (allenamenti per il rugby a sette), considerandolo una «struttura di interesse pubblico». La Giano si era così vista estromessa dalla gestione, affidata all’agenzia Regionale per l’Universiade, che nel frattempo aveva già realizzato dei lavori di messa in sicurezza. Ora la sentenza del Consiglio di Stato, che ha accolto l’istanza della Giano (in subordine la società aveva richiesto anche un risarcimento di 9 milioni di euro) e condannato la Regione a pagare anche le spese legali (2.000 euro). Con questa sentenza, salvo clamorosi colpi di scena, si è messo un punto definitivo sotto la vicenda. La Regione – si legge nel dispositivo - non è riuscita a dimostrare di dover reperire fondi pubblici finalizzati a consentire l’utilizzo del Collana in vista dell’Universiade e che inoltre «l’aggiudicazione della concessione in favore della Giano non impedisce l’assoggettamento ad uso pubblico della struttura». Di poche parole il campione del mondo Fabio Cannavaro che non commenta la sentenza, ma preferisce concentrarsi sul futuro: «Sono felice di realizzare il nostro progetto dedicato agli sportivi napoletani». «Siamo molto felici – ha aggiunto Ciro Ferrara - e siamo pronti a realizzare il nostro progetto per la città». L’ex rettore della Parthenope, Gennaro Ferrara, amministratore della Giano, è fiducioso: «Una sfida che siamo pronti a vincere. L’obiettivo è quello di rendere il Collana fruibile a tutti». Il costruttore Paolo Pagliara, ideatore del progetto, è pronto a rimboccarsi le maniche: «Attendo l’aggiudicazione in favore della Giano. Sono pronto a realizzare il nuovo impianto sportivo Arturo Collana». Non commenta il vice presidente della Regione, Fulvio Bonavitacola: «Sto rientrando a Napoli in queste ore. Voglio prima capirne di più».

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