Coronavirus, situazione contenuta ma Brusaferro avvisa: "In autunno previste nuove ondate"

30.05.2020
11:00
Redazione

News coronavirus, nuove ondate di virus previste in autunno

Ultime Coronavirus - L’Italia regge l’urto delle riaperture. L’epidemia è al momento tenuta per le briglie in tutte le aree del Paese, sgombre di situazioni locali critiche che facciano temere una imminente riaccensione di focolai. L’indice di trasmissibilità del virus, noto come Rt, è quasi ovunque al di sotto dell’unità. Significa che il Sars-CoV-2, a tre mesi dalla sua esplosione in Lombardia, ha un basso livello di contagio, non minaccia di moltiplicarsi in modo esponenziale. I dati di monitoraggio diffusi ieri dal ministero della Salute riguardano la settimana tra 18 e 24 maggio e vengono definiti «incoraggianti», con la consueta prudenza che contraddistingue i bilanci tutto sommato positivi degli ultimi giorni.

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Come riporta Il Corriere della Sera:

L’epidemia non si è spenta però. E il comunicato di accompagnamento al report settimanale lo dice chiaramente: «L’incidenza settimanale rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero dei casi è ancora molto elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre i casi sono molto limitati. Si raccomanda cautela specie quando dovesse aumentare per frequenza ed entità il movimento di persone». Il grande timore è che la gente, soprattutto al Centro e al Sud, meno colpito, cominci a ritenere l’emergenza finita e ad avere comportamenti troppo disinvolti come certe immagini di movida e affollamenti in spiaggia suggeriscono. Raffredda gli entusiasmi Silvio Brusaferro, presidente Iss, audito ieri dalla commissione Bilancio in Senato: «Il ritorno di Sars-CoV-2 in autunno è prevedibile. Il virus non è sparito e con l’allentamento delle restrizioni dobbiamo prepararci all’arrivo di nuove ondate che si diffonderanno molto velocemente. Un dato obiettivo dal punto di vista tecnico scientifico». In quella stagione l’infezione da coronavirus potrà confondersi con le sindromi influenzali rendendo più difficile la tempestività della diagnosi. Bisogna però considerare che in questi mesi il servizio sanitario si è attrezzato parecchio in termini di ospedali Covid, medici e infermieri".

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