Coronavirus Italia, Il Mattino: da lunedì è prevedibile la penisola in zona gialla! Ma l'Rt spinge alcune regioni in zona arancione

12.05.2021
11:50
Redazione

Ultimissime notizie Coronavirus Italia - Da lunedì è prevedibile una Italia tutta gialla, con la sola eccezione della Valle d'Aosta. Salvo sorprese, l'andamento del contagio, il crollo dei nuovi casi positivi e dei ricoveri, consentirà un rilassamento delle misure di contenimento. Ma il peso dell'Rt e il sistema attuale di colori mette a rischio diverse regioni.

E' questa la notizia rilanciata dall'edizione odierna de Il Mattino:

"Resta però un macigno: il sistema dei colori attuali e il peso che ha l'Rt nel calcolo dei livelli di rischio, rappresenta una costante spada di Damocle che potrebbe trascinare in arancione molte regioni, anche a fronte di scostamenti di casi poco importanti. Sia chiaro: già oggi l'indice di trasmissione non è una sentenza senza appello che ti porta in arancione se sei sopra 1 o in rosso se sei sopra a 1,25, perché il sistema di assegnazione dei colori prevede anche altri parametri, come i posti letto occupati o l'incidenza. Ma senza correttivi tempestivi il peso dell'Rt risulta eccessivo in questa fase dell'epidemia.

Questa mattina alle 10 si svolgerà un vertice tra il governo e le Regioni, che si presenteranno con una proposta di modifica. Da una parte fanno una concessione alla necessità di mantenere alta la guardia: oggi scatta l'allerta se per i pazienti Covid la percentuale di riempimento dei reparti di area medica è sopra il 40 per cento, per le terapie intensive sopra il 30, nel nuovo protocollo stilato dalle Regioni quegli indici scendono a 30 e 20. Se ci fermassimo qui, sarebbe più semplice per una Regione finire in rosso o arancione. Ma la proposta inserisce come elemento di riferimento anche l'incidenza (vale a dire il numero di nuovi casi positivi ogni centomila abitanti). Ci saranno tre fasce di rischio e quella di livello maggiore scatterà quando saremo di fronte a una incidenza che supera quota 150. Il rischio intermedio è tra i 50 e 150, Il rischio basso è sotto 150. Per capire, prendendo come punto di riferimento i dati della settimana scorsa (che però negli ultimi giorni si sono abbassati): 17 regioni sarebbero a rischio intermedio (ma il numero venerdì, quando uscirà il nuovo report, sarà ancora più alto). Un altro elemento che andrà a definire la formula sarà anche la percentuale di diffusione del vaccino in ogni Regione. Osserva il professor Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'Ospedale San Raffaele di Milano: «In questo nuovo scenario in cui ci stiamo addentrando con il procedere della vaccinazione di massa, l'indice di contagio Rt è un parametro la cui importanza dovrebbe essere ridimensionata». 

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