Coronavirus, vicino il farmaco anti-Covid: spunta un'alleanza europea sui vaccini

04.06.2020
07:50
Redazione

News coronavirus, spunta un'alleanza europea sul vaccino anti COVID-19

Ultime coronavirus - Mentre una parte della comunità scientifica dibatte sulla possibilità o meno che il Covid 19 sia diventato clinicamente meno grave, i ricercatori e l'industria farmaceutica continuano a scovare nuove vie per arrivare a cura e vaccino. E, nonostante i tempi siano stretti, le novità non si fanno di certo attendere. È stato somministrato, infatti, nei giorni scorsi ad alcuni pazienti nei principali centri medici degli Stati Uniti, tra cui la Nyu Grossman School of Medicine e Cedars-Sinai a Los Angeles, il primo anticorpo per la cura del Covid.

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Come riporta Il Mattino:

"Il farmaco sperimentale, denominato LY-CoV555, messo a punto grazie alla collaborazione tra Lilly e AbCellera, deve però superare lo studio di fase 1, controllato quindi con placebo. Se i risultati, previsti entro la fine di giugno, saranno positivi e mostreranno cioè che l'anticorpo può essere somministrato in modo sicuro, si passerà allo studio di fase 2, per valutare cioè l'efficacia del farmaco anche in ambito preventivo su pazienti vulnerabili e non candidabili per il vaccino. Ma la strada per arrivarci potrebbe essere più tortuosa del previsto. Secondo il presidente della Società italiana di virologia (Siv-Isv), Arnaldo Caruso, esiste «una variante virale molto meno potente», ed è stata individuata dal Laboratorio di Microbiologia degli Spedali Civili di Brescia, grazie all'analisi di un tampone che, pur presentando una carica virale altissima, proveniva però da un paziente completamente asintomatico. Di qui l'ipotesi di una mutazione genetica del virus che avrebbe assunto quindi una forma più debole. La scoperta, se confermata dalla comunità scientifica, non è di poco conto visto che, sulla base del sequenziamento di piccoli frammenti del virus, gli scienziati potrebbero addirittura provare a sviluppare una variante virale estremamente attenuata, talmente tanto da poter essere usata come vaccino. Per il momento, la corsa al farmaco più prezioso del secolo sta facendo perdere il sonno a tutti i ricercatori del mondo, intenti ad arrivare per primi. È prevista infatti a ottobre la sperimentazione su circa 80 volontari sano".

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