Corriere del Mezzogiorno - Continua lo sciopero contro l'arrivo di Ronaldo: 'Siamo indignati'

12.07.2018
18:00
Redazione

«Continuano a licenziare e hanno da almeno 12 anni migliaia di lavoratori in cassa integrazione con stipendi da fame. Nonostante ciò Fca paga

«Continuano a licenziare e hanno da almeno 12 anni migliaia di lavoratori in cassa integrazione con stipendi da fame. Nonostante ciò Fca paga un calciatore come Cristiano Ronaldo 400 milioni grazie agli utili che i lavoratori di quest’azienda hanno prodotto. Dire che sono indignato è davvero poca cosa», Mimmo Mignano è uno dei 5 lavoratori licenziati da FCA. Per lui la Cassazione ha decretato la definitiva uscita dall'azienda. Pochi giorni fa si era cosparso di benzina davanti alla casa di Di Maio a Pomigliano d'Arco in segni di protesta. Ieri si è presentato davanti ai cancelli dello stabilimento di Pomigliano per fare volantinaggio a sostegno dello sciopero proclamato. L'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno ha fatto il punto della situazione. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli24.it:

"Sciopero indetto solo dalla sigla sindacale che fa riferimento ai Cobas e che all’interno di Pomigliano raccoglie pochissimi iscritti, oltre ai cinque ormai non più dipendenti di Fca. «Hanno pagato 400 milioni un giocatore che avrà uno stipendio netto di 30 milioni all’anno – commenta un altro dei manifestanti – e noi non riusciamo neanche a sopravvivere. È uno schiaffo alla miseria ed a chi lotta ogni giorno per uno stipendio che molte volte non supera neanche i mille euro».

Non la pensano così molti dei lavoratori che ieri si recavano in fabbrica per il turno centrale. «A me sembra davvero una barzelletta – spiega Antonio del reparto verniciatura – come si può solo pensare di fare un paragone tra l’acquisto di un calciatore della Juve con l’andamento di Fiat. E allora mi chiedo perché non hanno protestato quando due anni fa la stessa Juve ha pagato al Napoli 100 milioni per Higuain?». «Certo – sottolinea Giancarlo, tuta blu addetta al reparto di montaggio della Panda – per noi che guadagniamo uno stipendio su cui si stenta ad arrivare a fine mese, ascoltare certe cifre fa effetto. Ma è la società di oggi che ha distorsioni così grandi. Ora ce la vogliamo andare a prendere con Cristiano Ronaldo che forse non sa neanche dell’esistenza di noi operai».

Caustico con l’iniziativa dei Cobas il sindacato confederale metalmeccanico: «Credo che questa – afferma Antonio Accurso, numero uno della Uilm Campania - sia una deriva populista che mette insieme situazioni diverse che viaggiano su binari paralleli. Chiedere ai lavoratori di perdere salario per protestare contro un ingaggio spropositato poi è davvero a mio avviso paradossale. Se moltiplichiamo i circa 100 euro lordi che ogni lavoratore perderà per partecipare allo sciopero per le migliaia di dipendenti FCA risulterà un bel contributo a favore di questa operazione finanziaria». Certo visti i precedenti pare difficile che domani possano aderire un numero sostanzioso di operai alla protesta, seppur clamorosa e finemente studiata da un punto di vista mediatico".

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