Sala VAR
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Corriere della Sera: guardalinee eliminato, ma il VAR basta? Gli arbitri devono capire una cosa

06.04.2025
15:30
Redazione

Ultime notizie Serie A. Oggi sulle pagine del Corriere della Sera si discute di VAR e tecnologia nel calcio e ci si chiede se un gioco spontaneo come il calcio sia adatto a metri di valutazione oggettivi come quelli imposti dalla tecnologia VAR.

Anche un arbitro esperto può sbagliare. Ha bisogno di capire quello che è successo a pochi passi da lui: tra grida e urla l’arbitro di campo, chiama l’altro arbitro, seduto nella sala Var, pronto a fargli vedere la «verità» scoperta dalla televisione.

Di questo insieme tecnico bisognerebbe poterne conoscere, tra l’altro, i limiti della capacità di misurare. È il metro di valutazione di un gioco spontaneo?

Una volta le partite potevano produrre anche venti fuorigioco, oggi la media per gara è di circa tre. Si gioca in difesa per paura. Il guardalinee è stato di fatto eliminato: i suoi occhi non possono giudicare quel fuorigioco. Un limite umano. Forse un giorno non lontano potrà operare in campo e lungo la linea laterale, per aiutare l’arbitro centrale al quale sarà sfuggito qualche fallo.

Sono certo che non tutti gli allenatori vogliono la Var a chiamata, perché si accontenteranno di un arbitro corretto e perché anche loro, dalla panchina, capiranno che ha fatto del suo meglio. Gli arbitri debbono capire che gli allenatori hanno una capacità di valutazione dei contatti tra giocatori superiore alla loro. Sarà pertanto un’occasione di crescita utile per entrambe le posizioni. Spero, almeno, in un confronto leale.

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