CorrSport - Il bidone più grosso della storia del Napoli, ecco dove sta giocando

25.11.2014
20:40
Redazione

Era arrivato a Napoli in pompa magna lasciando in sole 6 presenze un ricordo indelebile: quello di più grosso bidone (forse a pari merito con il francese Prunier) mai visto in maglia azzurra nel dopoguerra. Una valanga di gol in Argentina con Estudiantes e Independiente, Josè Luis Calderon arriva in azzurro nell'estate del '97 per 7,5 miliardi di lire e si presenta subito con dichiarazioni "bellicose": "So che in Italia il grande Angelillo fece 33 reti, io punto a battere il suo record, ma mi accontento di farne 30". Ebbene, "el Caldera", la porta, non la vide mai: 6 apparizioni, stop sbagliati e tiri improbabili prima del ritorno a gennaio all'Independiente e una discreta carriera tra Argentina e Messico.

IL FINTO CANIGGIA - Il classe '70 de La Plata si diletta ora a prender parte a match amichevoli, per lo più per beneficenza. Ieri infatti, a Natal, figurava nell'undici titolare della selezione Masters argentina contro i "pari età" del Brasile. L'Albiceleste, però, non ci ha fatto una bella figura, annunciando Claudio Caniggia tra i titolari e schierando invece il suo sosia. Già, tale Daniel Cordone, ex attaccante protagonista di una modesta carriera tra squadre argentine e una breve esperienza inglese al Newcastle. La somiglianza col "figlio del vento" in effetti è imbarazzante, ma il bluff è stato sgamato quasi subito dagli organizzatori brasiliani. Come? Grazie ai tatuaggi sul braccio di Cordone. Giocare a maniche lunghe nella bollente Natal, di questi tempi, sarebbe stato chiedere troppo.

Fonte : Corriere dello Sport
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