CorrSport - Infortunio Insigne: forte distorsione con interessamento sospetto di crociato e menisco
La felicità è un attimo, una bolla vaporosa con tre punti d’oro; ma la malinconia è un tormento esistenziale che t’accompagna e ti lascia con il naso all’insù, aspettando che parlino i medici e che gli esami strumentali dicano cosa voglia dire «forte distorsione, con sospetto interessamento del crociato e del menisco». (In casi analoghi gli atleti sono stati fermi 5-6 mesi, cosa che non auguriamo a Lorenzo. Ndr). Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, si saprà stamani, trattenendo il fiato, però la smorfia e le lacrime di Insigne qualcosa suggeriscono e magari, vabbé, sarà stato quel momento... (Però è abbastanza tutto molto chiaro, sin dal momento in cui Insigne plana sul terreno, dopo aver cercato di saltare un avversario: c’è la sorte che interviene, in quel caso, perché non c’è contatto ma l’impatto con il terreno di gioco, la caviglia che s’impianta nel terreno, il ginocchio destro che fa una torsione un po’ strana, non innaturale ma neanche composta, e l’urlo è percepibile. «Dottò mi fa male, mi fa molto male». E’ inutile provare ad anestetizzare quella gamba che l’ha abbandonato, perché la sua partita sta finendo lì e magari anche un pezzetto di stagione se ne sta andando: se ne è andata, intanto, la Nazionale, che ormai era sua, perché Conte l’aveva lasciato intuire e lui lo aveva capito a Castelvolturno, nell’incontro a quattro occhi con il Ct. E invece, Firenze che doveva rappresentare la tappa d’una gioia intimistica, diventa la disperazione da combattere sino a quando non ci sarà una Tac a scongiurare ciò che pare galleggi nell’aria.