CorSport - Contro il Wolfsburg Ancelotti sceglie già il Napoli che affronterà la Lazio: scelto il centrocampo ideale per il tecnico

11.08.2018
09:50
Redazione

Secondo l'edizione di oggi del Corriere dello Sport, cosa volete che nasconda un’amichevole, se non le verità più inconfessabili

Secondo l'edizione di oggi del Corriere dello Sport, cosa volete che nasconda un’amichevole, se non le verità più inconfessabili del calcio? E un allenamento, tranquilli, contiene in sé indicazioni e indizi utili a un allenatore per capire: Wolfsburg è la frontiera, perché dopo c’è subito il campionato, la Lazio, lo stress da prestazione, gli umori che sbalzano ad ogni traversone e stavolta si fa ancora più sul serio, mettendoci dentro a quest’ora e mezza le proprie idee di calcio o anche le ipotesi, una squadra che somigli a quella che sta rinchiusa nella testa.  
 
Si chiamano esperimenti, magari sono ben altro: perché quando Zielinski compare, dopo tre giorni di sedute ricche, si riconosce proprio il centrocampo che Ancelotti ha individuato come quello ideale: il polacco sul centro-sinistra, Hamsik in regia e quell’altro corazziere di Fabian Ruiz sul centro destra. E’ la sintesi di un calcio tecnico e muscolare, da combinare in fretta, per presentarsi sabato all’Olimpico con tracce da seguire. 
 
NOVITA’. Mica si gioca tanto per farlo ma per studiarsi: e il Napoli di stasera (ore 19,30) pare assai vicino, nei tratti, a quello che poi verrà lanciato nel sogno. La difesa è quella ipoteticamente titolare (Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui) e pure il resto su, in cima all’albero di Natale (Callejon e Insigne alle spalle di Milik) sa di investitura, aspettando Mertens e anche Verdi. Ma è tutto il resto, quel che poco che rimane, nei tre di centrocampo, che apre le porte del laboratorio, avendo anche dimostrato Allan e Rog di avere gamba e tackle da opporre nella fase di non possesso. 
 
DEBUTTANO. C’è Mertens, che vuol fare tutto, pure il portiere, e si diverte un sacco; c’è Malcuit, che segna un gol da cineteca (però è un venerdì qualsiasi, squadre mischiate, chi con le pettorine e chi senza) e ci sono quindi i volti nuovi, quelli che Ancelotti non ha mai potuto gustarsi, né Napoli è riuscito a intravedere, per vari e anche banali motivi. Ma adesso che stanno al completo, magari ci scappa pure il robusto turn-over per non appesantirsi ulteriormente, eccola una formazione che pare in possesso dei crismi dell’ufficialità: Hamsik che comanda, Fabian Ruiz e Zielinski che gli stanno intorno, con il loro passo, i loro piedi invertiti. Come se già ci fosse un domani, per Ancelotti. Poi, le chiamano amichevoli... 

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