CorSport - James non è la prima scelta dell'Atletico che pensa anche ad Eriksen. Il Napoli non cambia le condizioni e De Laurentiis spera in Jorge Mendes

19.07.2019
10:20
Redazione

Affare James

Ultimissime Calciomercato Napoli - I dieci giorni del 10. Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, il Real ha convocato James Rodriguez per il prosieguo della preparazione estiva in programma a Madrid, a Valdebebas, il 29 luglio. 

E così, pur non rientrando nei piani di Zidane, dopo essere stato esentato dalla tournée in Canada considerando il diritto alle ferie supplementari post Coppa America, James dovrà presentarsi a la Casa Blanca. A meno che la questione del suo trasferimento non venga risolta in tempo utile: una decina di giorni, dicevamo. Il Napoli, forte della posizione ferma e decisa di De Laurentiis, è pronto ad accoglierlo a braccia aperte per accontentare Ancelotti: assolutamente sì; però soltanto in prestito con diritto di riscatto. Stop. 

Il presidente ha sempre spiegato che in questa trattativa sarebbe servita pazienza, molta pazienza, e sebbene le sue parole non abbiamo il sapore del bluff, sono comunque lo specchio di una strategia. Che non ammette timori: neanche relativi alle intenzioni dell’Atletico. Anzi i Colchoneros, seppur interessati a JR, sono comunque molto attivi su altre piste: Eriksen, ad esempio, e non solo. E secondo i media madrileni, la questione si spiega soltanto così: tutto sommato, il club non ritiene James la prima scelta. Concorrenza, insomma, ma non agguerrita.  
 
CHIAVE MENDES. E allora, la tela di De Laurentiis: giorni e giorni, attesa e condizioni, senza cedere neanche di un millimetro al cospetto della legge di Florentino: lui, il numero uno del Real, vuole vendere il giocatore a titolo definitivo per 42 milioni di euro. «Perché il Bayern, che fattura il triplo del Napoli, deve averlo in prestito e noi no?», le parole senza grinze dal presidente azzurro. Bella domanda: ma l’unico in grado di poter dare una risposta è Jorge Mendes. L’uomo-chiave di questa storia; il potente, potentissimo manager portoghese che sta lavorando all’affare nella doppia veste di intermediario e anche di manager di James. «Un amico», secondo la definizione di De Laurentiis. Di certo l’unico in grado di sbloccare il trasferimento: anche in prestito, volendo. 
 
AL TELEFONO. In Colombia, nel frattempo, la vicenda comincia a fare molto rumore: JR, da quelle parti, è un’autentica stella e fa piuttosto strano vederlo congelato in balia degli eventi. La certezza, al di là della stima e dei contatti continui con la famiglia Ancelotti, Carletto e Davide, è che se le cose non cambieranno entro dieci giorni dovrà cominciare la preparazione a Madrid. Con Zidane: l’uomo che l’ha escluso senza batter ciglio dalla rifondazione del Real. Non è il massimo, è ovvio, e tra l’altro Florentino, dopo aver investito centinaia di milioni di euro per ricreare quella che in Spagna hanno definito Florentilandia, a cominciare dall’ingaggio di Hazard, ha bisogno di cedere. E anche di liberarsi di stipendi multimilionari superflui: tipo quello di James, Isco e Dani Ceballos. De Laurentiis, nel frattempo, aspetta: lui solleverebbe anche il collega dal bonifico, con gioia. Però soltanto in prestito.

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