
CorSport - Piatek-Napoli, De Laurentiis avanza la prima offerta, ma..."E' ancora presto!"
Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, come si dice anche nel calcio, domandare è lecito e rispondere è cortesia:
Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, come si dice anche nel calcio, domandare è lecito e rispondere è cortesia: ed è bastata una telefonata, a De Laurentiis e a Preziosi, per calarsi in quella trattativa rimasta lì appesa, già un mese fa, una sorta di perlustrazione a futura memoria, forse una mossa per tentare di strappare almeno una opzione morale. Niente da fare: per ora Piatek, il signore del gol, il capocannoniere di questa serie A nella quale si è catapultato come un pistolero, resta dov’è, almeno sino al prossimo giugno. Poi si vedrà, ovviamente: ma partendo da una valutazione di mercato che farà impallidire, perché dopo che sei tornato dalla miniera ed hai scoperto d’averci scovato un giacimento d’oro, sei tu a fare il prezzo.
Il Napoli s’è tuffato in anticipo, sono trucchi del calcio, e un mese fa circa, a Solopaca, contravvenendo alle sue abitudini, De Laurentiis l’ha confessato: "Piatek ci piace, ne ho parlato con Preziosi e con il suo management. E comunque è presto ancora». O forse non è mai troppo tardi, per constatarne le qualità, la voracità, l'adattabilità ad un club che aspira ad essere grande nel tempo: però anche stasera, standosene seduto in panchina, Giuntoli gli dedicherà un po’ della propria attenzione, sommandola a quella già riservatagli ripetutamente e in gran segreto.
SUPER BOMBER. Piatek ha scelto le maniere forti, entrando con gentilezza (diciamo così) nel calcio italiano e fracassando chiunque gli sia capitato: subito quattro gol al Lecce, in coppa, poi una sequenza terrificante - roba da Guinness dei primati - nove reti nelle prime sette partite di campionato. Il Napoli cerca un super bomber - anche all’interno di se stesso, con il Mertens ritrovato o con il Milik da recuperare, dopo due interventi ai legamenti - e quando il belga pareva fosse caduto in letargo e il «proprio» polacco inseguiva se stesso, s’è interrogato sulla natura di questo ciclope dell’area di rigore, l’ha radiografato, l’ha studiato, l’ha circuito, buttando sul tavolo una prima offerta ch’è rimasta lì, tra l’erba di Marassi (quella rossoblù), un quadrifoglio per chi l’afferra.