Cronache di Napoli - Lazio-Napoli, De Laurentiis spinge per Rizzoli. Anche Lotito fa pressione su Tavecchio

16.01.2015
01:30
Redazione

Lazio-Napoli è in programma domenica alle 12:30 ma in realtà è già iniziata. Non si gioca, però, sul prato dell’Olimpico ma nella stanza dei bottoni del calcio e persino sulle roventi linee telefoniche. La bufera sollevata dalla disastrosa direzione di gara di Tagliavento in Napoli-Juventus ha lasciato strascichi velenosi. Furibondo De Laurentiis, che ha tuonato in due riprese contro tutti: gli arbitri e i loro vertici, l’Aia e la Can di Serie A, la Figc, l’intero sistema calcio. Accuse pesantissime che rendono rovente e delicata la scelta dell’arbitro di Lazio-Napoli, una vera e propria finale. Già il giorno dopo la gara con la Juve il patron azzurro aveva chiesto al designatore arbitrale Messina una scelta di garanzia per la sfida dell’Olimpico, vero e proprio spareggio per il terzo posto. Nessun nome, ovviamente, ma un identikit preciso: un fischietto di livello internazionale e con lo spessore giusto per prendere decisioni delicate. Due i profili perfetti: quello di Gianluca Rocchi di Firenze ma anche e soprattutto quello di Nicola Rizzoli. E’ lui, il direttore di gara dell’ultima finale mondiale tra Germania e Argentina, premiato lo scorso 8 gennaio come miglior arbitro del 2014 dall’Iffhs, l’Istituto internazionale di storia e statistica del calcio, il grande favorito per la designazione che verrà resa nota oggi.
Rizzoli, che in questa stagione non ha mai diretto né la Lazio né il Napoli, sarebbe una soluzione gradita a De Laurentiis, che deve però fare i conti con l’ostracismo del Palazzo. La guerra dichiarata a Nicchi, presidente dell’Aia e gran capo degli arbitri, può avere ripercussioni pesantissime. Il deferimento alla Procura federale e il legale del Napoli Mattia Grassani studia le possibili contromosse. “Dire che la moviola in campo sia necessaria non è passibile di censura - ha detto l’avvocato del club azzurro -. Non mi sembra che De Laurentiis abbia offeso qualcuno: ha solo rimarcato quanto visto in campo e questo non basta per essere deferiti. De Laurentiis si è limitato a tutelare il suo club”. Il dado, però, è già tratto. Nello schieramento dei ‘nemici’ di Don Aurelio c’è anche la Figc di Tavecchio ma soprattutto di Lotito, patron della Lazio, il vero uomo forte del calcio italiano. Anche lui, nelle ultime ore, ha fatto sentire la sua presenza ai vertici arbitrali, che nel replicare alle accuse di De Laurentiis hanno scelto una difesa a oltranza di Tagliavento, apparso in maniera evidente poco sereno nel giudizio. Ecco, allora, che in un quadro generale di scarsa fiducia negli arbitri, acquistano peso le pressioni, le poltrone, le posizioni nel Palazzo. In questo senso, De Laurentiis parte svantaggiato rispetto a Lotito ma anche al resto dei vertici di quella Figc che lui stesso in estate ha rafforzato schierandosi con Tavecchio.  

Fonte : Cronache di Napoli
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