Cronache di Napoli - Sarri a Higuain: "Ecco perchè ti ho sostituito contro il Sassuolo"
E venne il giorno della sala video. Ieri il tecnico Maurizio Sarri ha analizzato tutti gli errori commessi domenica a Reggio Emilia in occasione della sconfitta alla prima di campionato. Di cose da sottolineare ce ne sono state parecchie. In molti però si sono chiesti come mai Gonzalo Higuain è stato sostituito dopo appena 17 minuti del secondo tempo. “Ti ho sostituito perché non facevi pressing”. Sarebbero state queste le parole usate dal trainer all’indirizzo del Pipita, ovvero il calciatore più competitivo del Napoli, nonché l’acquisto più oneroso della storia azzurra (fu prelevato dal Real Madrid pagandolo circa 40 milioni nell’estate del 2013). Non va dimenticato neppure che Higuain è il giocatore con lo stipendio più alto del Napoli. Con i suoi 5,5 milioni a stagione sino al 2018 l’argentino è il secondo giocatore più pagato della serie A. Presto potrebbe agganciare o superare di poco De Rossi della Roma (6,5 milioni all’anno) col rinnovo per sino al 2019 da firmare per disputare la sua ultima stagione in azzurro per poi andare via senza tenere conto della clausola rescissoria. De Laurentiis e l’entourage di Higuain stanno lavorando all’intesa, però ovviamente le scelte di Sarri possono complicare i piani, a maggior ragione se motivate con compiti difensivi a cui pare non si sia attenuto l’argentino. Pare si sia discusso anche di questo nella sala video ieri, prima di scendere in campo per la seduta pomeridiana che segnava la ripresa degli allenamenti in vista del debutto casalingo alla seconda giornata contro la Sampdoria. I predecessori di Sarri, ovvero Mazzarri e Benitez sono stati tacciati di integralismo tattico. Però, se l’allenatore nato a Napoli e cresciuto a Figline Valdarno sostituisce Higuain, ovvero uno dei pochi giocatori in organico capace di regalare al Napoli la vittoria con una sola giocata, allora anche Sarri deve prepararsi a ricevere critiche in tal senso. Nel frattempo, però, la piazza pare disposta a concedere un altro po’ di tempo al trainer, che si è guadagnato il Napoli dopo essersi reso protagonista di tre stagioni altamente positive all’Empoli, due in B e una in serie A. Domenica contro la Samp al San Paolo gara molto indicativa. Però, c’è da dire anche che l’entusiasmo che aveva accompagnato Sarri, scelto da De Laurentiis dopo l’addio di Benitez - il top manager che poteva portare i partenopei sul tetto d’Europa nel caso il patron l’avesse accontentato sul mercato - e i no di Emery e Montella, nelle sue prime battute dell’avventura all’ombra del Vesuvio, è calato clamorosamente. Occhio ai nomi di Montella, soprattutto, e Spalletti. Hanno detto no quando si doveva programmare la stagione che iniziata da poco. Però le loro candidature possono diventare sempre più forti qualora Sarri non drizzasse subito la baracca e continuasse a incappare in errori di gestione dello spogliatoio, sostituendo Higuain - che di certo non è al top, ma paga pure una manovra che non lo coinvolge ancora a dovere e che deve rendere più fluida attuando compiti difensivi mai svolti in passato - a più di mezzora dal termine di una gara che si doveva vincere e che invece dal Napoli è stata addirittura persa...