Cronache di Napoli - Villa Stuart, Mariani ha un credito nei confronti della vecchia Ssc Napoli, ma opera Insigne in quattro e quattrotto
Poteva andare meglio, ma anche molto peggio. “Rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro”. E’ impietosa la diagnosi dell’infortunio dell’attaccante del Napoli Lorenzo Insigne, formulata dal dottor Pier Paolo Mariani, chirurgo ortopedico di Villa Stuart a Roma. Il luminare - che pare debba avere un cuore quanto più azzurro non si può - visto che aspetta ancora di ricevere gli onorari per prestazioni offerta alla vecchia Società Sportiva Calcio Napoli fallita il 2 agosto 2004 - ieri ha deciso subito per l’intervento chirurgico. Accompagnato dal medico sociale del club azzurro Alfonso De Nicola, Insigne si è sottoposto all’operazione ieri pomeriggio. L’intervento chirurgico è durato circa un’ora e un quarto. I tempi di recupero dovrebbero oscillare tra i 4 e i 6 mesi, ma nel caso tutto andasse per il verso giusto e soprattutto se l’attaccante di Frattamaggiore affrontasse psicologicamente la riabilitazione col piglio giusto, di mesi ne potrebbero servire solo tre. Il caso di Cristiano Lucarelli, che proprio quando giocava nel Napoli, subì un infortunio simile e tornò in campo 88 giorni dopo l’intervento chirurgico effettuato da Mariani fa ben sperare. I ben informati raccontano di un Lorenzo Insigne con la voglia di affrontare l’incidente con il sorriso sulle labbra. Secondo quanto si apprende da Villa Stuart, Lorenzo resterà ancora a Roma per un paio di giorni per smaltire l’anestesia. Soffrirà per la ferita dovuta all’incisione ancora oggi. Poi il riposo e il percorso riabilitativo. Per quanto riguarda i tempi di recupero, tutto dipende dalla forza di volontà di Insigne, che sembra comunque in grado di accelerare i tempi del ritorno in campo. Intanto il Napoli non può festeggiare a dovere la vittoria di domenica a Firenze, dove Insigne è partito titolare prima di abbandonare il campo al 25’ del primo tempo per l’infortunio al ginocchio destro. Con il successo al Franchi, i partenopei hanno rilanciato le loro ambizioni tricolori, ma senza Insigne la strada si fa ancora più in salita. Purtroppo per il Napoli e per l’attaccante di Frattamaggiore, la punta si è fermata nel momento di maggiore splendore. Il suo rendimento era altissimo e il suo lavoro era prezioso per dare equilibrio alla squadra, imbattuta negli ultimi otto turni di campionato. Insigne, inoltre, doveva rientrare nel giro della Nazionale, celebrando la prima convocazione con Conte alla guida dell’Italia. Tutto questo è svanito o per meglio dire rinviato a causa di un legamento. Ma non sarà una piccola parte del corpo di Insigne a fermare a lungo l’ascesa della stella di Frattamaggiore.