Da Torino: "Fu l'attuale tecnico dei granata a firmare l'ultima vittoria azzurra in casa bianconera"

21.04.2018
12:50
Redazione

Juventus-Napoli può decidere lo scudetto 2017-18: se vincessero i bianconeri il discorso sarebbe chiuso, il Napoli scivolerebbe a -7 ma proprio per gli

Juventus-Napoli può decidere lo scudetto 2017-18: se vincessero i bianconeri il discorso sarebbe chiuso, il Napoli scivolerebbe a -7 ma proprio per gli scontri diretti dovrebbe fare 8 punti più dei campioni d’Italia. Ma Allegri renderebbe vano ogni tentativo con 5 punti , da incassare contro Inter (a San Siro, Bologna, Roma (all’Olimpico) e Verona. Il pareggio cambia qualcosa, un’impresa degli azzurri cambierebbe molto. Per questo Allegri ieri ha rivoluto sul campo sia Pjanic sia Mandzukic: non sono al massimo, ma non ha intenzione di rinunciarci. La seduta tattica li ha visti tra i protagonisti, e oggi si potrà capire se poi il tecnico opterà per il 4-2-3-1 con Dybala e SuperMario insieme, oppure se deciderà di spingere con lo stesso sistema messo in mostra a Madrid. A quel punto tra l’argentino — non proprio brillantissimo — e il croato (che pure sta gestendo una gastroenterite) potrebbe scattare la staffetta, con il numero 10 pronto a entrare in corsa, ipotesi ora più accreditata.

Nel frattempo si fanno i calcoli. Negli ultimi dieci anni la Juventus ha vinto questa partita otto volte, subendo una sola sconfitta. Era la notte di Halloween del 2009, un giorno che i tifosi bianconeri poi hanno cancellato a forza di scudetti. Ma un 2-0 che diventa 2-3 non è un ricordo facile da cancellare. E quest’anno c’è un motivo in più per riportare alla luce questo elemento cabalistico, si chiama Walter Mazzarri. Perché quel giorno sulla panchina degli azzurri c’era lui, che ora vive a Torino. Dove i tifosi napoletani più attaccati alla cabala gli avranno chiesto di tornare rapidamente da Bergamo, dove il Torino sfida l’Atalanta alle 15 domenica.

Mazzarri sfidava Ciro Ferrara, c’era lui alla guida dei bianconeri che pure giocavano con un 4-2-3-1, con Camoranesi, Diego e Giovinco dietro Trezeguet. Il francese aprì i giochi al 35’, la Formica Atomica sembrava averli chiusi al 9’ della ripresa ma tra il 14’ e il 36’ il mondo si rovesciò con la sequenza di gol aperta e chiusa da Hamsik, e in mezzo quello storico (e unico) di Datolo, poi tornato in Argentina. Si giocava ancora allo stadio Olimpico: la Juve stava costruendo lo Stadium, dove poi ha ospitato 5 volte il Napoli vincendo sempre, con una sequenza terribile: 3-0 nel 2012 e nel 2013, 3-1 nel 2015, quindi 1-0 e 2-1 nel 2016. Potrà più la presenza di Mazzarri a Torino del recupero di Mandzukic?

Fonte : Corriere di Torino
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