Dal Genoa alla Lazio, ecco la strategia giusta per la corsa scudetto

30.07.2014
02:00
Lorenzo Sorianiello

La corsa del Napoli verso il sogno scudetto sarà un thriller lungo 38 capitoli. L’indice è stato svelato ieri, nella consueta cerimonia organizzata a Milano dalla Lega Calcio e da Sky: il club azzurro l’ha disertata. Il presidente De Laurentiis era impegnato a Dimaro per l’ultima amichevole contro l’Fc Kalloni e ha scoperto il percorso della sua creatura in tv. L’avvio è senza colpi di scena, il finale è da brividi e lascerà gli appassionati con il fiato sospeso. La chiusura con la Lazio evoca i (dolci) ricordi del 1990: l’1-0 firmato Marco Baroni diede al Napoli il secondo scudetto della sua storia. Il debutto, come previsto, è in trasferta. La data è cerchiata in rosso: domenica 31 agosto va in scena immediatamente il gemellaggio con il Genoa a Marassi. Poi fino alla sesta giornata, gare difficili ma non proibitive: Chievo, Palermo e Torino al San Paolo, Udinese e Sassuolo lontano dal proprio pubblico. L’alternanza è un imperativo: casa e trasferta si miscelano perfettamente fino al termine della stagione. La strategia di Rafa Benitez è abbastanza semplice: piede pigiato sull’acceleratore per approfittare della mancanza di big match nel primo mese e mezzo. La pressione, ovviamente, sarà subito alta. Il Napoli non può sbagliare. L’obiettivo è guardare dall’alto l’Inter nel primo vero incrocio del campionato. L’appuntamento a San Siro è fissato il 19 ottobre e vale tanto per il passato dei rispettivi allenatori: Walter Mazzarri è stato l’idolo di Fuorigrotta, Rafa Benitez, invece, non ha avuto il tempo di diventarlo nella Milano nerazzurra dopo il triplete realizzato da Mourinho. Il match più delicato dal punto di vista dell’ordine pubblico è ovviamente quello contro la Roma: si giocherà prima al San Paolo (1 o 2 novembre) e poi all’Olimpico (4 o 5 aprile). L’attenzione in entrambi casi sarà massima: dopo la morte di Ciro Esposito, bisognerà evitare i contatti tra le tifoserie. Due gare senza sostenitori ospiti, questo molto probabilmente sarà il piano per salvaguardare la sicurezza. Subito dopo i giallorossi, il Napoli dovrà vedersela anche con la Fiorentina, avversario nella finale di Coppa Italia e rivale per la lotta Champions. È l’unico mini ciclo terribile, dunque, poi il Cagliari, la Sampdoria e l’Empoli abbasseranno un po’ il livello in attesa del confronto a San Siro contro il Milan di Pippo Inzaghi. A fine anno tornerà d’attualità la rivalità contro la Juventus. Prima la Supercoppa (in programma il 23 dicembre) in una sede ancora da definire, poi la supersfida dell’11 gennaio al San Paolo. A Torino, invece, si giocherà il 23 o il 24 maggio e la partita potrebbe essere decisiva.

Fonte : Pasquale Tina per "La Repubblica"
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