Danni al San Paolo, Repubblica - Emersi 4-5 cupolini traballanti e rimossi, stanziato oltre un milione da mesi ma manca la gara d'appalto!

15.12.2019
08:30
Redazione

Ultimissime calcio Napoli - I danni allo stadio San Paolo han posticipato Napoli-Parma, seppur di mezz'ora. Stanziato più di un milione per i lavori.

Ultime calcio NapoliLa gara di ieri sera è stata posticipata di mezz'ora, Napoli-Parma è difatti iniziata ore 18.30 per dei danni che a causa della pioggia si son manifestati sulla copertura del San Paolo, quella realizzata ormai 30 anni fa per i Mondiali '90.

Danni al San Paolo, manca gara d'appalto per i lavori

L'edizione odierna di Repubblica svela i dettagli della condizione fatiscente di questo elemento dello stadio San Paolo:

"Interventi di manutenzione della copertura dello stadio San Paolo e opere accessorie": ecco il progetto, per un importo di 1.248.592 euro, approvato a febbraio dal Comune e inserito nell’elenco delle opere di secondo livello per l’Universiade 2019 approvato a marzo. Si tratta dei cosiddetti interventi di secondo livello, elenco stilato dal commissario straordinario Gianluca Basile, che comprende tutte quelle opere che "pur connesse sotto il profilo materiale ed economico alla realizzazione del progetto sportivo", potevano essere ultimate anche a manifestazione conclusa, in quanto non indispensabili al regolare svolgimento delle gare.

Che si dovesse mettere mano alla discussa copertura realizzata per i mondiali del 1990, quindi, era chiaro a tutti. Ma l’opera è stata rinviata perché il commissario straordinario e l’Aru hanno dato la massima priorità ai progetti necessari a far svolgere la competizione. A settembre però, in una nota inviata alla Regione, Basile ha ricordato gli altri interventi da portare a termine. Elenco approvato da Palazzo Santa Lucia a metà novembre per un importo di oltre 14 milioni e 654 mila ricavato dai soldi, circa 25milioni, avanzati dalla Universiade. E subito dopo lo stadio Collana del Vomero, spunta proprio la copertura del San Paolo. Progetto redatto e approvato, ma manca ancora di gara. Procedura che dopo quanto accaduto ieri sarà accelerata con l’obiettivo di avviare i lavori subito ad evitare nuove brutte figure, rischi per l’incolumità pubblica e l’assurdità che alcuni pezzi di plexiglass staccati dal forte vento mettano a rischio una partita, oscurando quanto di buono fatto. Perché una cosa è evidente: l’Universiade e la collaborazione, per quanto difficile tra Regione e Comune, hanno restituito alla città uno stadio riqualificato.

Appena saputo di quanto accaduto il capo di gabinetto Attilio Auricchio ha mandato subito al San Paolo Maurizio Attanasio, l’uomo che ha guidato la complicata operazione per la rimozione dei vecchi sediolini e la sistemazione in tempo record dei nuovi.
« Abbiamo utilizzato anche i droni per capire quanto accaduto e siamo intervenuti», spiega Attanasio. Con l’ausilio dei rocciatori dei vigili del fuoco sono emersi altri 4- 5 cupolini che erano traballanti e sono stati rimossi". 

Stadio San Paolo di Napoli

Obiettivo terminare i lavoro: spunta la scadenza

Mancano i lavori alla copertura, quindi. Ed è probabile che dopo il grande spavento di ieri e le polemiche connesse ci sarà un’accelerata. L’obiettivo è di avviare i lavori a febbraio e chiuderli entro marzo. «Stupisce che accada questo dopo i lavori di pochi mesi fa — dice Gaetano Simeone, presidente della commissione Infrastrutture del consiglio Comunale — avvierò una verifica per chiedere delucidazioni su quanto accaduto. E lo farò già lunedì chiedendo spiegazioni all’assessore allo sport Ciro Borriello con un articolo 37 in Consiglio comunale».

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