Deferimento Agnelli, la Juventus si difende ma le intercettazioni sono chiare: ecco quando sarà ascoltato il presidente

23.03.2017
23:20
Redazione

In casa Juventus c'è preoccupazione per l'indagine 'Alto Piemonte' sulle inflitrazioni della 'ndrangheta nella vendita dei biglietti, che ha portato a rischio inibizione quattro dirigenti bianconeri: il capo della biglietteria Stefano Merulla, il security manager Alessandro D’Angelo, l’ex responsabile dell’area commerciale Francesco Calvo e il presidente Andrea Agnelli. L'edizione odierna de La Stampa fa una ricostruzione dei fatti.

Il legale della Juventus, l'avvocato Chiappero, è stato sentito dalla Commissione Antimafia. Su Rocco Dominiello, ex ultrà incensurato figlio di un uomo legato alla 'ndrangheta, precisa: "Ammettiamo quanto ci viene contestato riguardo la gestione della vendita dei posti assegnati, ma ciò che non ci permette di chiudere la partita e patteggiare col procuratore federale è che siamo accusati di aver utilizzato, con cognizione, la figura di Rocco Dominiello, della cui provenienza eravamo invece totalmente all'insaputa. Non c'erano assolutamente rapporti amicali tra lui ed Agnelli, in due anni e mezzo di intercettazioni non c'è una telefonata diretta ".

Ma pronta è la risposta del presidente dell'Antimafia Rosy Bindi: "Lei continua a sostenere che non ci siano stati contatti tra Dominello e Agnelli. Forse le manca qualche carta, alcune intercettazioni dicono il contrario". Il riferimento è ad un colloquio tra Agnelli e D'Angelo, dove il presidente bianconero, parlando del capo dei Viking Loris Grancini, dice: "Il problema è che questo ha ucciso gente..."

Gli incontri avvenuti tra Agnelli e Dominello sono confermati dal segretario da Marco Di Lello: "Ci sono intercettazioni e la dichiarazione di un dipendente della Juventus, D’Angelo, che convergono su uno o più incontri del presidente Agnelli con Dominello, senza nulla togliere sulla consapevolezza di chi fosse. Nel deferimento ci sono due intercettazioni telefoniche e la deposizione di D’Angelo".

Chiappero aggiunge al riguardo: "Mi piacerebbe ci fosse una desecretazione di tutto quanto perché mi sono stati letti un paio di passaggi che francamente io negli atti non ho trovato. Quindi voglio rendermi conto di quanto viene scritto. Io non li ho trovati neanche all’interno del deferimento, quindi ho bisogno di verificare perché sono passaggi anche di una certa importanza". Agnelli ha dato la sua disponibilità ad essere ascoltato dopo Pasqua, poi sarà il turno di altri club, a partire dalla Roma.

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