Diritti tv, irrompe la Cina: MediaPro è stata venduta, si attendono sviluppi ma il problema resta il web

15.02.2018
10:50
Redazione

Si lavora per trovare un accordo sulla cessione dei diritti tv, ma spunta una novità: Mediapro è stata venduta ai cinesi

Intermediario sempre meno spagnolo e sempre più cinese. Secondo le notizie in arrivo dalla penisola iberica, Mediapro, da dieci giorni titolare dei diritti tv della Serie A 2018-21, sarebbe già di proprietà cinese. Il quotidiano economico online El Confidencial ha dato per concluso la vendita del 54.5% di Imagina, holding di controllo dell’agenzia con sede a Barcellona, per 900 milioni di euro al fondo Orient Hontai Capital. «Fonti ufficiali danno per fatto l’affare», scrivono in Spagna. Manca ancora un annuncio da parte dei diretti interessati, ma per questo ulteriore passaggio bisogna attendere il via libera del governo di Pechino, che vigila con attenzione su questi affari. La notizia arriva quando deve entrare nel vivo la trattativa per i diritti tv della A, oggi controllati da Mediapro dopo l'offerta da 1.05 miliardi a stagione, approvata all’unanimità dai club il 5 febbraio. Le carte resteranno coperte fino alla pronuncia di Agcom e Antitrust sulla conformità del bando da “intermediario indipendente” alla Legge Melandri. Decisione che deve arrivare entro 45 giorni dall’inizio dell’assegnazione di dieci giorni fa. Influisce anche il quadro internazionale a partire dalle notizie in arrivo sulla prima retromarcia del valore dei diritti tv della Premier dopo anni. Questa valutazione sembra dare ragione alle pay tv italiane che hanno ritenuto di non dover svenarsi per l’acquisto dei diritti della A. Anche se siamo di fronte a cifre differenti, visto che la Premier viaggia intorno a 5 miliardi di euro. Come riporta Tuttosport:

"Riflessi sui diritti italiani anche dall’assenza delle multinazionali della new economy nell’asta, come Amazon o Facebook. Un indizio sulla difficoltà di trovare operatori interessati alla trasmissione delle partite via internet del nostro campionato. Mediapro potrebbe fare leva sul rapporto privilegiato con BeIn Sports che in Spagna, oltre a trasmettere otto partite a giornata della Liga in tv, cura anche il pacchetto internet. Mediaset è alla finestra e non farà offerte consistenti perché non considera prioritario in questa fase investire sul comparto “pay” visto la centralità del “chiaro”, a differenza di Sky che ha il suo core business nella tv a pagamento. Ieri è andata deserta l’assemblea di Serie A che, nei piani di Lotito e altri sette club (Milan, Napoli, Torino, Verona, Atalanta, Genoa e Udinese), avrebbe dovuto portare all’elezione di presidente e ad della Lega. Nemmeno queste società si sono presentate in Via Rosellini. Fallito il blitz, si tornerà a parlare di questi temi al ritorno di Malagò dalla Corea del Sud. Quando sarà sempre più calda la questione diritti tv".

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