E' pronto il piano per le squadre B: anche Galliani si aggiunge all’asse Tavecchio-Agnelli
31.10.2016
13:50
Redazione
La storia delle seconde squadre, o squadre B, modello di riferimento o semplicemente ampio parcheggio di giovani in attesa di futuro è il terreno sui cui si svolgerà a breve una delle battaglie più importanti del calcio italiano. Sulla loro istituzione c’è un’apertura del presidente federale Tavecchio ad Andrea Agnelli («Presentatemi un piano e lo valuteremo»). Ora Adriano Galliani, candidato forte alla presidenza della Lega di A, al telefono con La Repubblica annuncia: "Le squadre B sono un’ottima soluzione per tenere vicini i giovani migliori e non mortificarli con prestiti eterni in giro per l’Italia". Agnelli, nell’ultima assemblea degli azionisti della Juventus, le ha definite «una priorità». Nell’ultima occasione utile, a giugno, inserita in una votazione in Lega A sulla riforma del campionato Primavera, l’idea è stata bocciata nettamente. E sul tavolo della Figc la discussione non è mai arrivata concretamente.Queste formazioni partecipano ai campionati minori, non possono militare nella stessa serie del club madre e nemmeno disputare la Coppa nazionale. Non esiste limite di età, ma il passaggio verso la squadra A e viceversa al di fuori delle finestre di mercato è consentito solo a giocatori Under 23 o Under 25 con contratto professionistico. In Italia, è stato redatto un progetto dalla Lega Pro che prevede l’accoglimento in serie C delle seconde squadre dei grossi club (quelli con licenza Uefa, idonei a giocare le coppe), con divieto di promozione e di partecipazione ai playoff, ma con possibilità di retrocedere. Quest’ultimo aspetto è assolutamente centrale per impedire che un club, di fatto esterno al campionato, lo condizioni con atteggiamenti scarsamente sportivi. L’ipotesi fin qui discussa è di mettere a bando un numero limitato di posti in Lega Pro (partendo da 3), da assegnare ai club che assicurino stabilità finanziaria e i migliori progetti sportivi a medio-lungo termine.