
Emergenza Coronavirus, bonus da 600 €: stop a 700 mila domande!
Emergenza Coronavirus, fermate oltre 700 mila domande per i bonus da 600 €
Ultime notizie - E' ormai alle porte la cosiddetta fase 2 ma la situazione per quanto riguarda le posizioni più delicate dal punto di vista economico resta critica. Stando a quanto riportato dal quotidiano "Il Mattino" oggi in edicola, il bonus di 600 € stanziato dal Governo questo mese arriverà a meno di quattro milioni di beneficiari. Su un totale, infatti, di 4,4 milioni di istanze pervenute, sono circa 300 mila le domande errate da rifare, mentre altre 400 mila sono sul punto di essere respinte per assenza di requisiti. Circa un milione di domande sono state fermate per essere sottoposte a controlli più rigidi ma dall'Inps fanno sapere che solo una su tre partirà, mentre per ora sono state erogate già 3,5 milioni di prestazioni.
Entro la fine del mese, invece, si dovrebbe arrivare ad un numero che si aggira intorno ai 3,7 milioni. Uno degli aspetti più critici a proposito delle domande errate è rappresentato da un errore commesso nell'inserimento del codice IBAN. Ebbene, è possibile adesso correggere questo dato grazie al correttore che è stato creato online e che permetterà di sistemare i dati inseriti in prima battuta. Molti, infatti, anche coloro che non hanno indicato la categoria di appartenenza. A ingrossare il numero dei 400 mila richiedenti che non hanno i requisiti per accedere al bonus in questione hanno contribuito invece numerosi lavoratori del mondo dello spettacolo che, pur non potendo vantare i 30 giorni lavorativi necessari nel 2019 nella gestione ex Enpals, hanno comunque tentato di mettere le mani sul sussidi.
Emergenza Coronavirus, bonus fase 2
Per quanto riguarda il bonus che sarà stanziato come indennità per aprile nella cosiddetta fase 2, ci saranno più soldi per meno percettori. Il sussidio sarà pari infatti a 800 € ma potranno accedervi solo coloro i quali hanno un reddito compreso tra i 35 mila ed i 50 mila € per l'anno 2018 e che hanno ridotto la propria attività di almeno un terzo nel primo trimestre del 2020.
