
Eredità e successioni: ecco che fine ha fatto il patrimonio di Maradona
Ad un anno dalla scomparsa di Maradona, ecco che ne è stato del suo patrimonio economico e immobiliare: quasi tutto all'asta. Disputa sui diritti d'immagine
Ultime notizie. È passato un anno da quella mattina del 25 novembre 2020 quando fu annunciata la scomparsa di Diego Armando Maradona. Niente alcool o droghe: alla fine è stato un arresto cardiocircolatorio a portarselo via, insieme ad una serie di problemi fisici tra cui l'ipertrofia. Motivo per il quale il suo cuore è stato asportato e non è stato sepolto con lui.
Di cosa ne sia stato del suo patrimonio, delle dispute sull'eredità e sui diritti d'immagine, ne parla l'edizione odierna del quotidiano La Repubblica.
Le indagini sui colpevoli
Al momento ci sono ben 7 imputati accusati della morte di Maradona: si tratta del dottor Leopolodo Luque, il suo neuro-chirurgo, la psichiatra Cosachov, lo psicologo Carlos Diaz, gli infermieri Madrid e Almiròn e i responsabili sanitari Nancy Forlini e Mariano Perroni. Alcuni di loro rischiano addirittura una condanna per omicidio volontario: basti pensare che a casa di Leopoldo Luque sono stati trovati pezzi di carta con la firma di Maradona ripetuta mille volte, prova del fatto che si è allenato per giorni per imparare a imitare la firma di Diego e rubargli le cartelle cliniche.

Gli eredi
Il tribunale ha riconosciuto cinque eredi di Maradona, nonostante più di una persona pretendesse la propria fetta di torta dal patrimonio del campione. Gli eredi legittimi sono i figli Dalma, Gianinna, Diego Junior, Jana e Diego Fernando (8 anni, ultimo figlio di Maradona). Insieme hanno deciso di mettere tutto all'asta e il tribunale ha affidato la messa in vendita dei beni all'agenzia "Adrian Mercado": tutti i beni di Diego andranno dunque all'asta online il prossimo 19 dicembre.
Il patrimonio
Ecco cosa contava il patrimonio di Maradona alla sua morte: oltre ad una serie inestimabile di oggetti, vestiti e cimili sportivi, ci sono circa 70 milioni di dollari costituiti da conti bancari sparsi tra Argentina, Emirati Arabi Uniti e Messico, ci sono poi due casseforti ancora sigillate, una casa a Buenos Aires (dalla quale i figli hanno fatto sloggiare la sorella di Maradona, che viveva ancora lì), una casa a Mar del Plata, un anello di diamanti, una Rolls-Royce, una BMW, una Hyndai e un'auto blindata Hunta Overcomer. Tutto all'asta.

Diritti d'immagine
La vera gatta da pelare, però, è rappresentata dalla disputa sui diritti d'immagine di Maradona. In parte sono in mano a Stefano Ceci, il suo manager italiano. In parte, invece, sono stati apparentemente estorti con l'inganno dal suo avvocato argentino Matias Morla che pare avesse registrato a proprio nome alcuni marchi intestati a Diego, a sua insaputa. La disputa sarà risolta in tribunale.
Nel frattempo, però, i figli legittimi di Maradona hanno ceduto i diritti pubblicitari ad un'agenzia inglese, la Coolulu.