Falli di mano a confronto, Gazzetta: su Zielinski è rigore, De Ligt no. Ecco cosa dice il regolamento

22.10.2019
10:30
Redazione

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport prova a mettere un po' di ordine nel caos dei falli di mano. La Rosea analizza vari episodi che si sono concretizzati fino ad ora e che hanno fatto discutere tifosi ed opinionisti. In particolare è il caso di Zielinski contro la Fiorentina alla prima giornata e De Ligt nell'ultima contro il Bologna in casa della Juve. 

  1. Fallo di mano di Zielinski: «L’infrazione si concretizza anche se il pallone tocca le mani-braccia provenendo dalla testa o dal corpo, piedi compresi di un altro calciatore vicino», dice il regolamento. Sembra la fotografia di quanto accaduto in Fiorentina-Napoli (foto 4) prima giornata. Zielinski in area è davanti a Castrovilli col braccio largo in modo innaturale, il pallone dalla gamba del secondo batte sul braccio del primo. C’è il rigore, e viene dato.
  2. Fallo di mano di De Ligt: «Se il calciatore tocca il pallone con mani/braccia quando queste sono al di sopra dell’altezza delle sue spalle (a meno che il calciatore non giochi intenzionalmente il pallone che poi tocca le mani / braccia)», recita il regolamento. Attenzione, perché in quell’«a meno che...» è racchiuso tutto il discusso caso De Ligt di sabato scorso in Juventus Bologna. L’episodio(foto 3) al 93’: De Ligt su cross di Skov Olsen prova a liberare la propria area e sfiora il pallone per giocarlo. Lo tocca, e mentre cade gli finisce sul braccio: il rigore non c’è
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