"Fu il Real a farmi firmare l'accordo", Ronaldo insiste: le accuse sono infondate?

11.10.2018
10:30
Redazione

«Nego fermamente le accuse contro di me. Lo stupro è un reato abominevole che va contro tutto ciò che sono e in cui credo».

«Nego fermamente le accuse contro di me. Lo stupro è un reato abominevole che va contro tutto ciò che sono e in cui credo». Una dichiarazione di principi irrinunciabile per Cristiano Ronaldo, messa nero su bianco mentre firmava di malavoglia l'accordo stragiudiziale segreto per 375mila dollari, che avrebbe dovuto pagare il silenzio di Kathryn Mayorga, la modella statunitense, oggi maestra elementare, decisa a inchiodarlo 9 anni dopo sul banco degli imputati, riporta Il Mattino. Accadeva nel gennaio del 2010 ed erano passati sei mesi dalla notte di festeggiamenti del 13 giugno nella suite del Palms Place Resort di Las Vegas, in cui la giovane modella denunciò di essere stata sodomizzata da uno sportivo con la forza e contro la sua volontà. Ronaldo non intendeva sottoscrivere l'accordo, che implicava un'ammissione di responsabilità, avendo sempre sostenuto che il rapporto fu consensuale. Ma fu costretto a pagare la presunta vittima per le pressioni esercitate dal Real Madrid, preoccupato che le gravissime accuse potessero offuscare l'immagine dell'acquisto stellare. È questa, almeno, la versione e la strategia con la quale il fuoriclasse juventino intende smontare le accuse di stupro davanti alla polizia di Las Vegas, che ha già annunciato l'intenzione di «chiamarlo a testimoniare in persona o in videoconferenza», anche se senza fissare la data. L'anticipazione è venuta dal portoghese Correio de Manha, che cita fonti della difesa del calciatore, passata intanto dall'avvocato delle star di Hollywood David Chesnoff al penalista di Las Vegas, Peter Christiansen. Dopo il viaggio lampo a Lisbona per incontrare i legali, CR7 è rientrato ieri per l'allenamento a Torino, esibendo un'impossibile normalità.

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