Gazzetta - Faccia a faccia Conte-De Laurentiis: sfilata del pullman col futuro già deciso

25.05.2025
08:40
Redazione

Arrivano aggiornamenti e novità riguardo quello che sta accadendo in casa Napoli dopo la vittoria dello scudetto. Brindisi e festeggiamenti, ma anche incontri per il futuro tra Conte e De Laurentiis

Calciomercato Napoli - Arrivano aggiornamenti e novità riguardo quello che sta accadendo in casa Napoli dopo la vittoria dello scudetto. Brindisi e festeggiamenti, ma anche incontri per il futuro tra Conte e De Laurentiis come scrive La Gazzetta dello Sport:

Faccia a faccia, in una nuova notte di festa. Potenza della casualità, di un destino che a volte si diverte a creare situazioni scomode e forse anche un po' imbarazzanti.

Aurelio De Laurentiis allo scoccare della mezzanotte tra venerdì e ieri, ha compiuto 76 anni ed è salito sul palco a ritirare il regalo che Antonio Conte e la squadra hanno fatto a lui e a tutto il popolo napoletano dopo un anno di intenso lavoro. Con lo scudetto tra le braccia e la felicità scolpita negli occhi, Aurelio sul campo ha incrociato il suo allenatore al quale ha messo al collo la medaglia del primo classificato. L'abbraccio successivo, però, è sembrato molto tiepido. Adesso, da ieri sera, Aurelio e Antonio si trovano insieme a Ischia, dove continuano i festeggiamenti per il compleanno del presidente. Su un'isola, per due giorni, stesso ristorante e stesso hotel. Se non siamo alla resa dei conti, poco ci manca. Ecco, diciamo che è la situazione migliore per potersi finalmente guardare negli occhi e mente fredda e confrontarsi, su ciò che è stato, su cosa è andato bene e su cosa invece ha indispettito il tecnico da febbraio in poi. Perché è un po' il segreto di Pulcinella: la cessione di Kvara senza un adeguato rimpiazzato ha incrinato i rapporti tra i due. E non sarà certo la vittoria dello scudetto a far passare tutto in cavalleria.

E allora è probabile che i due arrivino alla parata di domani col futuro già deciso. Ovviamente, non verrà annunciato nulla nel breve, ma la strada sembra tracciata. Su Conte c'è fortissimo il pressing della Juve e il fascino della signora crea effetti devastanti nella testa dell'allenatore. Che è stato capitano e simbolo da calciatore, poi condottiero di una nuova epopea bianconera nel triennio 2011-14. Ora la Juve lo rivuole per tornare grande, per rifondare dopo le delusioni delle ultime annate. Occhio però, perché c'è sempre un contratto triennale che lo lega al Napoli e il passato insegna (vedi Spalletti) che non è mai consigliabile andare al braccio di ferro con De Laurentiis. Che venerdì sera, sul campo, è sembrato conciliante, mentre ieri - al Tg1 - ha lanciato qualche messaggio un po' più deciso. «Conte resta? Uno deve stare bene in un certo ambiente, se non sta bene e lo soffre deve cambiare aria. Questo è capitato con Spalletti.

Conte a Napoli e stato benissimo, ha vissuto appieno la città e le sue mille facce. Si è innamorato della bellezza, dell'arte, della cultura. E poi della passione dei napoletani, molto più forte e intensa di quanto evidentemente si aspettava. Si è caricato di responsabilità, per non deludere nessuno. «Questa è stata la mia impresa più difficile - ha ammesso durante i festeggiamenti di venerdì -: insieme ai ragazzi abbiamo fatto qualcosa di clamoroso. Se resterò? lo e il presidente siamo dei vincenti, intanto festeggiamo insieme..». Eppure quel giro di campo commosso del Maradona con la coppa in mano aveva tanto il sapore dell'addio. Era già nostalgia, oltre che gioia infinita. La notte non è finita lì, perché ieri Antonio ha sorpreso tutti mostrando un suo scatto davanti a un muro con la data dello scudetto numero 3 e la scritta «Ti ho sognato tutte le notti...». E ha accompagnato il suo selfie con la nuova data: 23-5-2025. Da lì è cominciata una processione virtuale di tifosi, tutti con la stessa richiesta:

«Resta». Certo, a guardar bene dentro a un percorso straordinario, ci sarebbero anche quelle parole dette da Antonio in una delle tante conferenze della stagione. «Una volta mi piacerebbe partire dalla pole position». Beh, allora meglio di Napoli non dovrebbe esserci posto per il prossimo anno, almeno che non ci sia un richiamo emotivamente più forte. Un ritorno a casa.

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