
Gazzetta - Intrecci fra calcio e camorra in Curva A: la Procura setaccia le frange più estreme del tifo azzurro
Calcio, camorra e curve. La Procura di Napoli sta indagando per capire quali sono i rapporti i legami tra le frange più calde del tifo azzurro e i clan della malavita locale. Da numerosi atti giudiziari e informative della Dia risultano, infatti, commistioni tra alcuni iscritti ai Mastiffs (il gruppo al quale appartiene anche Gennaro De Tommaso) e i nuclei criminali «storici» di Forcella (i Giuliano) e della Sanità (i Misso), così come tra alcuni componenti della Brigata Carolina e i clan del Pallonetto e dei Quartieri spagnoli. Messaggi ad hoc Ad oggi sono sette le sigle presenti in Curva A: Mastiffs, Vecchi Lions, Rione Sanità, Fossato Flegreo, Gruppo Sud, Teste Matte e Brigata Carolina. Un vecchio verbale d’interrogatorio di Emiliano Zapata Misso, killer del clan Misso e nipote del boss Giuseppe, nel processo per la guerriglia anti-discarica di Pianura (condannati a 12 anni ciascuno anche due ultrà delle Teste Matte assoldati per gli scontri ndr ), chiarisce come avere un gruppo di riferimento in curva sia per i clan un modo di mostrare i muscoli: "Mio zio decise di far mettere come simbolo di potere nello stadio il gruppo del Rione Sanità – ha raccontato Misso –. Genny ‘a carogna, visto che i Mastiffs erano il gruppo più vecchio, parlò con i capi delle Teste Matte e dei Lions per chiedere l’autorizzazione e loro accettarono. Questi gruppi hanno sempre la stessa posizione in curva A e si organizzano pure per i tafferugli contro le tifoserie rivali". Lo riporta la Gazzetta dello Sport