Gesto romantico di Sarri nella sua Napoli, lo rifarà nella pausa nazionali: è come un rito magico

29.08.2015
10:15
Redazione

Come riferisce l'edizione odierna de Il Mattino, Maurizio Sarri è stato diverse volte a Bagnoli in questi primi due mesi da allenatore del Napoli. Nella sua terra. In quel luogo dove è nato e che ha poi lasciato quando aveva meno di tre anni nel 1961. Ci è ritornato su richiesta precisa del padre Amerigo, anche se purtroppo dei suoi amici storici non è rimasto in vita nessuno. E il tecnico del Napoli ci ritornerà nelle due settimane di stop, come un rito magico. Perché i più giovani lo ricordano tutti, tifano per lui e lo aspettano a braccia aperte. Il padre Amerigo, classe 1928, è stato un buon ciclista, un passista-scalatore che poteva dire la sua anche nelle volate. Da dilettante vinse una quarantina di gare, poi passò professionista con la Frejus. Ma i soldi erano pochi e allora decise che era meglio fare l’operaio. Così venne assunto come gruista per una ditta edile che doveva ampliare l’area dell’Ilva, qui a Napoli.

E adesso l'ex Empoli si appresta al grande esordio al San Paolo. Emozionato per la sua prima volta sulla panchina del Napoli al San Paolo? Un po’ sì. E pure se dovesse dire il contrario nessuno gli crede. Lo è perché del Napoli è tifoso, lo è perché sa che staranno tutti a giudicare il suo lavoro. E la cosa gli dà più fastidio è quella di essere messo in discussione, quella di essere sotto esame. Non perché non sia umile, ma perché si ritiene assai bravo. Sta preparando in modo maniacale il match con la Sampdoria. Ieri, quando è rimasto da solo a Castelvolturno, ha preso in mano computer e dati e con i suoi collaboratori ha iniziato a studiare le mosse e le contro mosse per la gara di domenica. 

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