Giletti: "A Napoli soffrono il confronto con noi juventini. Sabato sera mi sono arrivati un sacco di messaggini dai tifosi azzurri"

20.03.2018
09:20
Redazione

Questo l'editoriale di Massimo Giletti, conduttore televisivo e tifoso della Juventus, per il Corriere di Torino di oggi: "Sabato sera al termine

Questo l'editoriale di Massimo Giletti, conduttore televisivo e tifoso della Juventus, per il Corriere di Torino di oggi: "Sabato sera al termine di Spal-Juventus, il mio telefonino è stato invaso da una serie di immagini allegoriche che ritraevano Gonzalo Higuain a terra con un dolore fortissimo alla «Spalla». Provenienza? Napoli e dintorni. Ci sta, gli sfottò sono parte integrante della comunità del calcio. Però il numero così alto di messaggini che mi sono stati inviati racconta anche un’altra verità: all’ombra del Vesuvio già non ci credevano più, avevano perso le speranze di vincere lo scudetto 2017-18. Sabato sera se alla Juventus si può imputare qualcosa è proprio questo: aver «resuscitato» gli azzurri. Intendo sia la squadra di Sarri sia l’intera città, perché ormai si erano rassegnati al dominio bianconero. In più, il Napoli che batte il Genoa nel posticipo giocando più da Juve che con il suo calcio spettacolo, evidenzia ancora una volta quanto soffra psicologicamente il confronto infinito con noi. Certo che fa male buttare via due punti così , anche perché lo stop di Ferrara arriva davvero inaspettato. Come è possibile? Si vince al San Paolo, si trionfa a Wembley e poi ci si ferma in casa della Spal? Sulla carta era impensabile. Ma la carta non è la realtà. La teoria non è la verità. Se non entri in campo ogni volta con il coltello fra i denti, lottando su ogni pallone rischi che il sogno sfumi. Infatti così è stato e la tredicesima vittoria consecutiva è rimasta soltanto un’intenzione, un desiderio. Sabato sera la Juventus era priva di energie fisiche e mentali, energie spese a mani piene nelle continue battaglie giocate ovunque e perse anche per l’impossibilita di avere a disposizione cambi veri, come Cuadrado e Bernardeschi, due che con la loro qualità fanno saltare le difese arroccate, quelle che giocano soltanto per impedirti di trovare gli spazi nei quali entrare e costruire un’occasione da gol. Se giocano sempre gli stessi non puoi sempre sperare nella giocata miracolosa, alla Dybala versione Olimpico. Eppure Allegri aveva mandato alla vigilia un messaggio importante ai naviganti: «Attenti, la Spal è un vero rischio perché è in crescita e gioca per salvarsi». Avviso non pervenuto e per questo Allegri se ne va qualche attimo prima della fine del match, senza aspettare il fischio finale dell’arbitro Massa. Mollare anche solo per un attimo è troppo pericoloso e non possiamo più permettercelo. Il Napoli è lì, in agguato. Per loro contava solo lo scudetto e ora ci credono ancora. Ma Bentancur e Marchisio? Se non giocano contro la Spal quando?"

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