Giletti: "Donnarumma è di nuovo bianconero! Io sto dalla parte di Buffon, Dybala non è un vero numero uno"

17.04.2018
12:50
Redazione

Vi proponiamo l'editoriale di Massimo Giletti per l'edizione odierna del Corriere di Torino: "E' stata una strana e inusuale

Vi proponiamo l'editoriale di Massimo Giletti per l'edizione odierna del Corriere di Torino:

"E' stata una strana e inusuale alchimia a lanciarci verso la settimana che potrebbe risultare decisiva per il raggiungimento del settimo scudetto consecutivo. Un’alchimia degna del conte di Cagliostro, che per altro dimorò anche nell’antica Torino, alchimia che solo il calcio può creare.

Per un attimo Gigio Donnarumma è tornato a indossare la maglia bianconera, la stessa maglia che da ragazzino usò nel breve e «segreto» passaggio a Vinovo. La sua monumentale parata su Arkadiusz Milik al 92’ unita alla pazzesca e adrenalinica fantasia di Douglas Costa ci ha proiettato lassù , dove gli dei ci vogliono da 7 anni. Senza la prodezza dell’erede di Gigi Buffon, anche questa settimana avremmo subito il recupero in extremis degli uomini di Sarri, e l’attesa per la partita dell’anno, domenica sera contro il Napoli allo Stadium, avrebbe assunto toni ancora più accesi di quelli che già avrà di suo.

Già Buffon. Quanti attacchi ha subito dopo il finale sventurato di Madrid contro il Real. Vedete, quando penso a Gigi mi viene in mente la parola entusiasmo che in greco antico voleva dire essere pieni di una divinità. Questo è Buffon: un fuoco che trasforma e modella la banalità della normalità in qualcosa di straordinario . Quando l‘arbitro inglese Oliver fischia il rigore per Gigi il mondo intorno non esiste più. C’è solo adrenalina allo stato puro, un’eccitazione anche brutale, e inusuale per lui, ma vera. In un mondo finto dove spesso si vive soltanto di ipocrisia io starò sempre dalla parte di chi, con coraggio e senza paura, ci mette la faccia guardando negli occhi il proprio avversario, sapendo che la nostra strada è lastricata di pericoli e di farisei che forse ci attaccano anche perché non hanno lo stesso coraggio.

A proposito. A Madrid, per la più bella partita europea della Juventus, Paulo Dybala non c’era . E domenica pomeriggio contro la Sampdoria il nostro numero 10, che avrebbe dovuto essere il vero trascinatore della squadra, ha giocato una partita che definire anonima è un complimento. Quando davvero crescerà in continuità, in cattiveria e abnegazione Dybala diventerà un vero numero uno, diversamente rischia di restare in un limbo pericoloso per uno che come lui ha un talento importante.

Ultima annotazione della settimana, ora. Attenti al Crotone di Walter Zenga domani sera: anche lì sarà battaglia vera".

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